Concetti Chiave
- Lo schema corporeo è l'immagine che ciascuno ha di se stesso, costruita a partire dagli stimoli sensoriali ricevuti dall'ambiente e dal proprio corpo.
- Lo schema corporeo si perfeziona dall'infanzia fino ai 12-13 anni, con l'affinamento dei sensi e delle capacità motorie.
- Lo schema motorio è la conoscenza delle proprie capacità motorie, fondamentale per muoversi in modo coordinato.
- L'apprendimento motorio implica il controllo e l'organizzazione dei movimenti attraverso la ripetizione sistematica.
- Lo sviluppo degli schemi motori è influenzato da fattori genetici, esperienze motorie, ambiente e allenamento.
Apprendimento motorio e schema corporeo
Per schema corporeo si intende l'immagine che ciascuno ha di se stesso; immagine che si costruisce a partire dagli stimoli sensoriali che ognuno, grazie alle capacità percettive e propriocettive che possiede, è in grado di ricevere dall'ambiente esterno e dall'interno del proprio corpo. Con l'affinamento dei cinque sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) e della capacità cinestesica (che consente di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio), è possibile definire in modo sempre più compiuto l'immagine del proprio essere nel mondo.Lo schema corporeo comincia a formarsi alla nascita; si perfeziona con il passare del tempo grazie a ogni nuova esperienza mentale e motoria; si completa intorno ai 12-13 anni, periodo in cui il sistema nervoso raggiunge la propria maturazione e i cambiamenti corporei sono per la maggior parte di carattere muscolare.
Per schema motorio si intende la conoscenza delle proprie capacità motorie e la capacità di sfruttarle.
Per acquisirlo meglio è fondamentale che si facciano più esperienze motorie possibili prima di averlo completato. Nell'età di 3-4 anni i due schemi, motorio e corporeo, si fondono. Entrambi sono fondamentali per imparare a muoversi in modo coordinato.Per apprendimento motorio si intende la capacità di reagire a stimoli di diversa specie. Perciò apprendere, da un punto di vista motorio, significa imparare a controllare e ad organizzare i movimenti in relazione alle varie informazioni che giungono da un dato ambiente.
Tale capacità di controllo si acquisisce attraverso la ripetizione sistematica del movimento: in un primo tempo (fase di apprendimento), non avremo solo la contrazione dei muscoli voluti, ma anche di altri; in seguito scompariranno le azioni dei muscoli non interessati e si avrà una maggiore azione da parte di quelli implicati in quel determinato movimento. Tale elaborazione avviene a livello dei centri nervosi superiori (corteccia celebrale). Questo modo di migliorare l'azione dei muscoli facilita nel ragazzo i movimenti di coordinazione e gli fornisce un'esatta «immagine del moto», andando a strutturare il suo schema motorio. È a partire dalle diverse immagini, dai vari «modelli del movimento», che hanno origine gli schemi motori di base o movimenti fondamentali: si tratta delle prime espressioni globali di movimento dinamico, che coinvolgono tutte le parti del corpo nelle diverse dimensioni dello spazio e in rapporto al tempo; sono: strisciare, camminare, correre,
arrampicare, saltare, nuotare, lanciare e afferrare. Su essi si costruiscono tutti gli altri apprendimenti motori più complessi.
I principali schemi motori di base si sviluppano in modo differenziato nei vari periodi di crescita e raggiungono gradatamente stadi sempre più avanzati: ogni stadio successivo include le acquisizioni di quello precedente ed è, rispetto a questo, più raffinato e preciso. Quando la specializzazione nel movimento raggiunge un buon livello di espressione, si può parlare di specifiche abilità motorie.
I fattori che condizionano lo sviluppo degli schemi motori sono: il patrimonio genetico, le capacità motorie individuali, l'ambiente, la personalità, l'allenamento e in modo particolare le esperienze motorie compiute soprattutto nei primi anni di vita. Può capitare che i ragazzi giovani abbiano un'immagine inesatta del movimento che devono compiere: può dipendere dalla scarsità delle loro esperienze motorie, che hanno comportato l'acquisizione di schemi motori non ben strutturati.
Questo si riflette sia sulla conoscenza sia sull'utilizzazione del corpo (con
possibili disturbi dell'apprendimento e del comportamento). Un'attività fisica ben diretta potrà in ogni caso colmare mancanze e completare lo sviluppo degli schemi motori di base: più il bambino/ragazzo avrà corso e saltato, più avrà conoscenza del proprio corpo, ma anche della velocità, del ritmo e della forza di gravità.
Domande da interrogazione
- Che cosa si intende per schema corporeo?
- Come si sviluppa lo schema motorio?
- Qual è il ruolo dell'apprendimento motorio?
- Quali sono i principali schemi motori di base?
- Quali fattori influenzano lo sviluppo degli schemi motori?
Lo schema corporeo è l'immagine che ciascuno ha di se stesso, costruita a partire dagli stimoli sensoriali ricevuti dall'ambiente esterno e dall'interno del proprio corpo.
Lo schema motorio si sviluppa attraverso esperienze motorie ripetute, che permettono di conoscere e sfruttare le proprie capacità motorie, fondendosi con lo schema corporeo intorno ai 3-4 anni.
L'apprendimento motorio consiste nel controllare e organizzare i movimenti in relazione alle informazioni ambientali, migliorando la coordinazione e strutturando lo schema motorio.
I principali schemi motori di base includono strisciare, camminare, correre, arrampicare, saltare, nuotare, lanciare e afferrare, e sono fondamentali per lo sviluppo di abilità motorie più complesse.
Lo sviluppo degli schemi motori è influenzato da fattori come il patrimonio genetico, le capacità motorie individuali, l'ambiente, la personalità, l'allenamento e le esperienze motorie, soprattutto nei primi anni di vita.