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Concetti Chiave

  • Lo sfruttamento minorile coinvolge oltre 250 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni a livello globale, con una significativa presenza in Asia, Africa, Europa e Nord America.
  • La povertà è la principale causa del lavoro minorile, spingendo i bambini a contribuire al reddito familiare.
  • Le multinazionali spesso sfruttano la manodopera infantile in paesi con manodopera meno esigente e governi corruttibili.
  • Un lavoro è considerato sfruttamento quando il bambino lavora a tempo pieno, riceve un salario iniquo o perde la dignità e l'autostima.
  • Soluzioni proposte includono il cambiamento delle politiche economiche delle multinazionali e la regolamentazione governativa contro l'uso di manodopera infantile.
Lo sfruttamento minorile

Lo sfruttamento minorile è uno dei più grandi problemi del pianeta che è in costante aumento. Più di 250 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni è costretta a lavorare in tutto il mondo, che ammonta ai 11,5 milioni di adolescenti di età compresa tra 15 e 17. La maggior parte di loro vive in paesi del Terzo Mondo, in Asia, in Africa ma anche in Europa e Nord America. In alcuni paesi come l'India, l'Indonesia e il Bangladesh, i bambini rappresentano il 20% della forza lavoro.
La causa principale del lavoro minorile è la povertà.

Un bambino viene obbligato a lavorare, di solito, per contribuire ad un reddito familiare misero. Le multinazionali si approfittano di questa tipologia di lavoratori e lo sfruttamento minorile è alimentato proprio dalle politiche economiche dei paesi nei quali la manodopera è meno esigente e meno istruita, dove i governi sono più accondiscendenti e “corruttibili”.
Un lavoro svolto da un bambino può essere qualificato come sfruttamento quando:
- Il bambino deve lavorare a tempo pieno in età precoce.
- Il figlio deve assumersi responsabilità troppo pesanti.
- Il figlio non viene pagato equamente per il lavoro che lo fa.
- Il lavoro priva il bambino della sua dignità e la sua autostima
Le soluzioni per risolvere il problema sembrerebbero esistere: le multinazionali dovrebbero cambiare le proprie politiche economiche, umanizzandole evitando sfruttamenti eccessivi, e i governi dovrebbero porre alcune limitazioni al feroce insediamento delle grandi compagnie e colpire con più decisione chi usa manodopera infantile. Un altro modo per progredire nella lotta contro il lavoro minorile sarebbe quello di rifiutare di acquistare o di importare i manufatti realizzati dai bambini.
L’infanzia è l’età del gioco, del divertimento, della spensieratezza ed è giusto che ogni bambino la viva e conosca la vera felicità propria di questo periodo della vita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale causa dello sfruttamento minorile?
  2. La principale causa dello sfruttamento minorile è la povertà, che costringe i bambini a lavorare per contribuire al reddito familiare.

  3. In quali paesi è più diffuso lo sfruttamento minorile?
  4. Lo sfruttamento minorile è più diffuso nei paesi del Terzo Mondo, in Asia, Africa, ma anche in Europa e Nord America, con paesi come India, Indonesia e Bangladesh dove i bambini rappresentano il 20% della forza lavoro.

  5. Quali soluzioni sono proposte per combattere lo sfruttamento minorile?
  6. Le soluzioni proposte includono il cambiamento delle politiche economiche delle multinazionali, l'imposizione di limitazioni da parte dei governi, e il rifiuto di acquistare prodotti realizzati da bambini.

Domande e risposte