Concetti Chiave
- Il divario digitale rappresenta l'incapacità di accedere o sfruttare le tecnologie digitali, influenzando negativamente l'economia e la società.
- Categorie vulnerabili al divario includono anziani, disabili, donne, immigrati e famiglie a basso reddito, ognuno con specifiche difficoltà di accesso tecnologico.
- Esistono tre tipi di divario digitale: globale, sociale e democratico, evidenziando disuguaglianze tra paesi e all'interno delle nazioni.
- La pandemia di COVID-19 ha esacerbato il divario digitale, soprattutto in Italia, evidenziando disparità tra nord e sud, e tra aree urbane e rurali.
- Strategie per colmare il divario digitale includono migliorare l'accesso a internet, promuovere l'educazione digitale e sviluppare infrastrutture semplici e accessibili.
Il divario digitale è l’impossibilità del singolo o delle aziende di usufruire di internet o delle nuove tecnologie, come smartphone, tablet, computer portatili ecc...
Indice
Livelli del divario digitale
Questo divario si può dividere in due livelli:
- I livello: si ha quando la connessione internet è totalmente assente.
- II livello: c’è l’accesso a internet, ma non si hanno le competenze per sfruttarlo al meglio.
Conseguenze del divario digitale
In entrambi i casi, chi non può usufruire della rete internet si trova in una situazione di svantaggio che ha ripercussioni sia a livello economico che sociale.
Le categorie individuate impossibilitate ad usufruire del web sono principalmente cinque:
- Tra gli anziani è stata segnalata una mancanza di "prontezza tecnologica", ovvero un uso sicuro e indipendente dei dispositivi;
- Il 54% delle famiglie con una persona disabile ha accesso a Internet da casa rispetto all'81% delle famiglie che hanno accesso a Internet da casa e non hanno una persona con disabilità.
Il tipo di disabilità che un individuo ha può impedirgli di interagire con gli schermi dei computer e degli smartphone, come le persone tetraplegiche;
- Molte donne non possiedono un lavoro, di conseguenza possono permettersi l’acquisto delle nuove tecnologie. Inoltre il 20% delle donne sopra i 50 anni riescono ad usare solo a un livello “base” cellulari e computer;
- A causa di un gap linguistico e culturale non riescono ad usufruire appieno delle nuove tecnologie;
- Riescono a permettersi uno smartphone, un dispositivo sicuramente potente ma non abbastanza per rispondere alle esigenze lavorative e didattiche emerse in particolare negli ultimi anni a causa della pandemia.
Tipi di divario digitale
Secondo la classificazione maggiormente accreditata in materia è possibile distinguere tre tipi di divario digitale:
- Globale: si riferisce alle differenze esistenti tra paesi sviluppati e sottosviluppati;
- Sociale: riguarda le disuguaglianze esistenti all’interno di un singolo paese (es: tra nord e sud Italia);
- Democratico: focalizza le condizioni di partecipazione alla vita politica e sociale in base all’uso o meno efficace e consapevole delle nuove tecnologie.
Si stima che oggi siano circa 3,7 miliardi di persone a non avere accesso ad internet, di cui 1,7 provengono da città con il PIL più alto al mondo, come New York, Mosca e San Paolo.
Impatto del COVID-19 sul divario
Se il lockdown e le misure restrittive anticontagio hanno cambiato le abitudini e i bisogni digitali si è cominciato a temere, cioè, che l’emergenza COVID-19 potesse inasprire il divario digitale tra Paesi e zone geograficamente diverse dello stesso paese.
Uno studio ISTAT “Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi” risalente al 2019 ed inizio 2020, ha mostrato che quasi il 34% delle famiglie italiane non possiede un computer o un tablet e i dati variano a seconda della regione di riferimento e del tipo di area geografica interessata.
In Italia si è accentuata con la “didattica a distanza” il divario digitale tra Nord e Sud. Nei comuni del sud e soprattutto in quelli delle isole, solo circa il 40% riesce ad accedere ad internet, mentre al nord la percentuale supera il 60%.
Il divario digitale esiste nel nostro Paese ed è un problema che può avere a lungo andare ripercussioni a livello socio-economico.
Soluzioni per colmare il divario
Nonostante sia presente, è possibile superarlo e colmarlo rendendo internet accessibile a tutti e avvicinando le categorie che attualmente non lo usano a entrare a far parte di questo mondo.
La digital inclusion è in grado di superare e annullare il divario solo se si compiono determinate azioni, tra cui:
• Rendere internet veloce e accessibile a tutti;
• Creare un servizio internet con prezzi accessibili;
• Educare le persone non ancora pratiche all’uso della rete e di altri dispositivi tecnologici;
• Supporti tecnici di qualità;
• Creare strutture digitali semplici che permettono agli utenti di navigare in autonomia.
Domande da interrogazione
- Che cos'è il divario digitale e come si classifica?
- Quali categorie sono maggiormente colpite dal divario digitale?
- Come ha influenzato il COVID-19 il divario digitale?
- Quali sono le principali tipologie di divario digitale?
- Quali strategie possono ridurre il divario digitale?
Il divario digitale è l'impossibilità di accedere o utilizzare efficacemente internet e le nuove tecnologie. Si classifica in due livelli: assenza totale di connessione e mancanza di competenze per sfruttare internet.
Le categorie più colpite sono anziani, disabili, donne, immigrati e famiglie con basso reddito, ognuna con specifiche difficoltà nell'accesso o utilizzo delle tecnologie.
La pandemia ha accentuato il divario digitale, specialmente in Italia, dove la didattica a distanza ha evidenziato differenze tra Nord e Sud nel possesso di dispositivi e accesso a internet.
Le principali tipologie sono il divario globale tra paesi sviluppati e sottosviluppati, il divario sociale all'interno di un paese e il divario democratico legato alla partecipazione politica e sociale.
Strategie efficaci includono rendere internet veloce e accessibile, offrire prezzi accessibili, educare all'uso della rete, fornire supporti tecnici di qualità e creare strutture digitali semplici.