Concetti Chiave
- Le sculture nei templi e tombe reali spesso raffiguravano il faraone con caratteristiche rigide e uno sguardo impenetrabile.
- La statua del faraone Chefren, trovata nella sua piramide, lo rappresenta seduto su un trono con un copricapo e un diadema di serpente cobra.
- La statuaria privata si concentrava maggiormente sui dettagli del volto, rispetto alla rappresentazione rigida dei faraoni.
- Nelle tombe e templi, i dipinti erano realizzati seguendo regole specifiche e variavano tra cerimonie religiose, imprese militari e scene di vita quotidiana.
- Con il tempo, sia le sculture che i dipinti si sono evoluti, aumentando in numero e importanza, con una particolare enfasi sulle rappresentazioni dei faraoni.
Le forme immutabili della scultura
Le diverse funzioni della scultura:
All'interno dei Templi e delle tombe reali, c'erano delle sculture che raffiguravano il faraone, spesso fatto in pietra, lo scultore rappresentava il faraone rigido e dallo sguardo impenetrabile. La statua del faraone Chefren, fu trovata nella sua stessa piramide. Il sovrano siede su un trono, con ai lati due leoni, indossa il "memes" che è un copricapo di stoffa, sulla fronte ha un diadema del serpente cobra.
Con il passare del tempo, tutto questo maturò e si modificò, infatti, si costruiscono più sculture, più dipinti. Un tempo, invece, le piramidi erano molto importanti e questo vale anche per le sculture. La scultura più significativa è quella del faraone.