Rococò del Settecento

Lo stile tipico del primo Settecento è il Rococò, nato in Francia e poi diffusosi in tutta Europa. Il termine deriva dal francese rocaille, parola che indica un tipo di decorazione per grotte, fontane e padiglioni da giardino eseguita con rocce, sassi e conchiglie. Con il Rococò andò affermandosi un gusto raffinato, galante, arguto, lontano dalla monumentalità del Barocco, anche se spesso ugualmente teatrale, che si espresse soprattutto nelle arti decorative di mobili, stucchi, argenterie e porcellane, che si prestavano bene a concretizzare lo spirito elegante del secolo. Nella pittura le tinte sono più ariose e delicate, le ombre si sciolgono nel gioco brillante e trasparente delle luci. Il Rococò riflette un'attenzione nuova ai luoghi e ai momenti della vita privata: l'aristocrazia europea vuole abbellire le proprie residenze senza gli intenti monumentali o celebrativi del Barocco, ma creando luoghi abitativi piacevoli e accoglienti, conformi alle norme della salubrità e dello studiato adeguamento di ogni singolo arredo o elemento decorativo alla funzione che deve svolgere nell'edificio. Si prediligevano edifici dalla pianta aperta, dispiegata tra giardini e terrazzi, con intonaci e decorazioni dai colori chiari, mobili dipinti, intarsiati e dorati dalle forme sinuose, specchi e materiali traslucidi. Un tipico edificio è il Casino di delizie Amalienburg (1730) a Nymphenburg, presso Monaco di Baviera, di Johann Baptist Zimmermann (1680-1758): all'interno, stucchi dorati e argentati contornano pareti, finestre e l'attacco del soffitto, descirvendo gli eleganti motivi con infinite variazioni asimmetriche.

Uno dei pittori che meglio incarnano questo stile è il veneziano Gianbattista Tiepolo (1696-1770). Tra le sue opere più note vi sono gli affreschi dello scalone d'onore della Residenza dei principi vescovi a Wurzburg, in Baviera, realizzati tra il 1750 e il 1753. Il tema commissionato era l'illustrazione dei continenti che porgono il loro omaggio al principe vescovo. Tiepolo lo accolse dipingendo allegorie ricche di molti episodi e personaggi, soffermandosi volentieri su oggetti, animali, piante esotiche, monumenti fantastici. Lo spettatore si trova di fronte ad una parata di personaggi reali e mitici, ad una sequenza di scene ed episodi disgiunti, privi di vera sequenzialità narrativa.
Il Rococò rivela anche un nuovo modo di intendere le relazioni sociali: si attribuisce valore positivo agli affetti familiari, allo svago, al ricevimento degli ospiti, alla villeggiatura. Feste, cacce, scene d'interni sono raffigurate dai pittori con un tocco leggero, in punta di pennello. Emblematico è l'Imbarco per Citera (1717) di Jean Antoine Watteau (1684-1721): un'allegra processione di uomini, dame e pastorelle muove in pellegrinaggio verso l'isola consacrata a Venere; la vita si mostra lieve, da godere in compagnia. L'Altalena (1766) di Jean Honorè Fragonard (1732-1806) è invece un esempio di temi licenziosi in voga all'epoca.