Concetti Chiave
- Claude Monet's series of paintings dedicated to the Rouen Cathedral captures the interplay of light and color through impressionistic techniques, with about thirty versions created between 1892 and 1895.
- The paintings depict the Gothic facade of Rouen Cathedral, utilizing broken and fragmented lines to convey light effects, a hallmark of Monet's style.
- Monet painted en plein air to capture atmospheric changes, creating numerous variations of the same subject to explore different weather conditions and their impact on the cathedral's appearance.
- The artwork features small, dense brushstrokes of primary and secondary colors without defined outlines, creating a textured surface that reflects the light's variability.
- The painting's composition uses a lateral viewpoint, dividing the visual space into vertical sections that suggest the building's grandeur and a spiritual ascent towards the divine.
Cattedrale di Rouen
Dalla straordinaria sensibilità di Claude Monet per i colori e gli effetti di luce non se la serie di 30 tele dedicate alla facciata della cattedrale di Rouen. Questo quadro realizzato tra il 1892 è il 1893 rappresenta la facciata in pieno sole ed è conservato alla National Gallery of Art di Washington.
Il soggetto è di tipo figurativo anche se la tecnica impressionista non lo descrive in tutti i particolari. La tela vuole raffigurare la facciata della Cattedrale Gotica di Rouen in Francia, incluse Le due torri asimmetriche. Il dipinto fa parte di una lunga serie di rappresentazioni dello stesso progetto eseguite tra il 1892 e il 1895 da Monet, uno uno dei principali esponenti dell'impressionismo.
Il dipinto è ambientato en plein air, Monet infatti, amava dipingere all'aria aperta per poter cogliere ogni sfumatura dovuta ai cambiamenti di luce e dell'atmosfera. Per questo di uno stesso soggetto realizzava tante varianti. La sua serie più famosa è proprio quella che dedico a Questa cattedrale, sembra infatti che abbia realizzato una cinquantina di versioni, Tuttavia quelle ritrovate sono in tutto una trentina.
A livello grafico non vediamo contorni che formano una precisa linea di divisione piuttosto essi sembrano frantumati e spezzati dalla luce. osservando da vicino i particolari potrai notare che l'immagine si disgrega in una miriade di tocchi di colori primari Capaci di ricomporsi solo nel l'occhio dello spettatore. Il quadro realizzato con piccole pennellate molto vicine composte prevalentemente da colori primari e secondari, senza linee di contorno. Queste piccole pennellate di colori sovrapposte le une alle altre e molto dense costituiscono la texture.
Le ombre sono consistenti e sottolineano i portali gotici molto profondi ornati da statue. Il pittore interpreta queste ombre non come assenza di colore Ma come tonalità più scure degli stessi colori sulle superfici su cui si proiettano le tratta cioè come ombre colorate. Per la sua composizione Monet ha scelto come inquadratura un punto di vista laterale in modo da raffigurare l'edificio discorso posto lungo una direttrice diagonale rispetto al piano della tela.
Effettivamente il pittore dipinse guardando la scena dal secondo piano di un palazzo che si affacciava proprio sulla piazza, cosa evidente dalla rappresentazione Dall'alto delle arcate dei Portali. Queste andate insieme alle cuspidi e ad altre linee proprie dell'architettura dividono lo spazio visivo in tre fasce verticali creando uno slancio verso l'alto. Lo scopo del pittore era quello di rappresentare e fermare sulla terra gli effetti della luce ambientale sui colori ma scarso era il suo interesse per la realtà spaziale e architettonica dell'edificio che è suggerita solo dalla visione di alcune strutture murarie.
Il dipinto Infatti prevede una visione complessiva da lontano. Accanto a questo primo significato figurativo, si può anche cogliere un significato religioso. Secondo Questa interpretazione le linee verticali esprimono il desiderio di innalzare L'uomo fino a Dio e le piccole macchie scure che rappresentano le persone servono a dare l'idea della grandiosità dell'edificio.
La tecnica adottata dal maestro francese è tipica dell'impressionismo, le pennellate sono regolari e di colore puro prive di sfumature graduali il soggetto perde valore e consistenza mentre la protagonista è la variabilità della luce capace di rinnovare a ogni cambiamento atmosferico l'oggetto da raffigurare.
Osserva come nelle diverse varianti metereologiche della cattedrale i colori dell'atmosfera riescano a trasformare e dipingere l'architettura ogni volta con espressioni diverse. Lo splendore E la gioia del Piano sole, la tristezza Cupa del tempo grigio e la magica evanescenza dell'alba.
Vita di Claude Monet
Come accennato poco fa, Claude Monet è stato uno dei più importanti artisti del Movimento impressionista. Nacque Nel 1840 a Parigi, e dopo un'infanzia trascorsa alle Havre dici Torno a 17 anni per realizzare il suo desiderio di diventare pittore.
Conobbe i più importanti artisti di quel tempo. E tra molte difficoltà anche economiche più sia vendere i primi quadri e a farmi accettare qualcuno nei Salon, le mostre di quell'epoca. Dopo un soggiorno di 2 anni a Londra la svolta si ebbe con la mostra del 1874 dove fu uno dei protagonisti. Anche se la sua pittura continua a suscitare molte critiche arrivarono le prime esposizioni personali e i contratti con i mercanti d'arte.
Nel 1883 si trasferì a giverny in Normandia dove pur viaggiando fra Inghilterra, Italia e Norvegia resto fino al 1926 anno della sua morte. Monet continua a dipingere fino all'ultimo, nonostante fosse colpito da una grave malattia agli occhi. Si può dire che non è con il quadro impressione al levar del Sole del 1872, abbia dato inizio ufficialmente all'impressionismo. accanto alle novità tecniche ci furono anche e quelle legate alla scelta dei soggetti.
Per gli impressionisti tutti i soggetti andavano bene in quanto è l'interpretazione che ne dall'artista a renderli interessanti. Predominano rappresentazioni di paesi e città Parigi in particolare ma anche di persone numerosi quadri che raffigurano uomini alle corse dei cavalli ballerine baristi musicisti giovani che si divertono alle feste o ai picnic.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della serie di tele dedicate alla Cattedrale di Rouen realizzate da Claude Monet?
- Come ha lavorato Monet per catturare i cambiamenti di luce sulla facciata della Cattedrale di Rouen?
- Quali tecniche ha utilizzato Monet nella rappresentazione della Cattedrale di Rouen?
- Qual è il significato religioso attribuito al dipinto della Cattedrale di Rouen?
- Quali sono stati i momenti salienti della vita e della carriera di Claude Monet?
La serie di tele dedicate alla Cattedrale di Rouen è di fondamentale importanza nell'opera di Monet perché rappresenta la sua straordinaria capacità di catturare gli effetti di luce e colore attraverso la tecnica impressionista, realizzando circa una cinquantina di versioni del medesimo soggetto per esplorare le variazioni di luce e atmosfera.
Monet ha lavorato en plein air, dipingendo all'aria aperta per cogliere ogni sfumatura di luce e atmosfera, realizzando molteplici varianti dello stesso soggetto per documentare come la luce e il clima trasformassero la percezione della cattedrale.
Monet ha utilizzato tecniche tipiche dell'impressionismo, come piccole pennellate di colori primari e secondari molto vicine e sovrapposte, senza linee di contorno definite, per creare una texture che cattura la variabilità della luce e l'effetto che essa ha sull'oggetto rappresentato.
Oltre al significato figurativo, il dipinto della Cattedrale di Rouen può essere interpretato in chiave religiosa, dove le linee verticali e le piccole macchie scure che rappresentano le persone esprimono il desiderio di innalzare l'uomo fino a Dio, sottolineando la grandiosità dell'edificio.
Claude Monet, nato a Parigi nel 1840, è stato uno dei più importanti artisti dell'impressionismo. Dopo un'infanzia trascorsa a Le Havre, si trasferì a Parigi per diventare pittore. Nonostante le difficoltà economiche, riuscì a vendere i suoi primi quadri e a partecipare a mostre importanti, come quella del 1874 che segnò la svolta della sua carriera. Nel 1883 si trasferì a Giverny, dove continuò a dipingere fino alla morte nel 1926, nonostante una grave malattia agli occhi.