Concetti Chiave
- Masaccio è stato un pioniere del rinnovamento artistico in Italia, combinando razionalità visiva e umanità emotiva.
- Influenzato dall'architettura di Brunelleschi e dalle sculture di Donatello, Masaccio applicò un realismo monumentale alle sue opere.
- Abbandonando lo stile gotico, creò figure solenni e spazialmente concrete, utilizzando prospettiva e luce per modellare forme e corpi.
- La sua arte riflette gli ideali rinascimentali, valorizzando l'intelligenza umana oltre la fede divina.
- Nel 1424, Masaccio dipinse nella cappella Brancacci, collaborando con Masolino a un ciclo di affreschi biblici e sulla vita di San Pietro.
Masaccio, un pittore innovativo
La pittura di Masaccio, all'avanguardia del rinnovamento artistico in Italia, costituì la sintesi perfetta tra razionalità della visione e umanità dei sentimenti.
La rigorosa razionalità dell'architettura di Brunelleschi e il realismo delle sculture di Donatello produssero ben presto effetti anche sulla pittura. Il primo che mise in pratica questi insegnamenti fu Masaccio (1401-1428), il più grande pittore fiorentino del primo Quattrocento. Innovatore, come Giotto lo era stato nel Trecento, egli abbandonò le forme eleganti e preziose della tradizione gotica per dar vita a figure della monumentale compostezza, solenni come statue antiche. La profonda conoscenza della prospettiva e del mondo in cui la luce modella le forme e i corpi, lo portò a concepire un nuovo senso dello spazio, misurabile e concreto scandito da precisi rapporti proporzionali ai quali tutte le figure, compresi i personaggi sacri, dovevano sottostare. L'opera artistica di Masaccio esprime la visione del mondo e gli ideali estetici del Rinascimento, che riteneva l'uomo capace di raggiungere ogni traguardo facendo ricorso non solo alla fede di Dio, ma anche alla propria intelligenza.
A partire dal 1424, Masaccio dipinse nella cappella Brancacci (dal nome del mercante che commissionò l'opera) un ciclo di affreschi raffiguranti storie bibliche e la vita di San Pietro. A quest'impresa collaborò il pittore Masolino da Panicale più anziano e dunque ancora sensibile allo stile tardogotico. Le scene con il "Peccato originale" di Masolino e la "Cacciata del Paradiso terrestre" di Masaccio costituiscono l'antefatto delle "Storie di San Pietro".