Concetti Chiave
- Andrea Mantegna si forma nella bottega di Francesco Squarcione, influenzato dal mondo classico e dalle antichità greche e romane.
- Nel dipinto di San Sebastiano, Mantegna esprime l'interesse per le forme classiche, rappresentate come corrose dal tempo.
- Mantegna è noto per l'effetto illusionistico delle sue prospettive che coinvolge lo spettatore nella scena pittorica.
- La Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova mostra la maestria di Mantegna nel creare profondità e apertura verso l'esterno con i suoi affreschi.
- Nel Cristo morto, Mantegna presenta la morte con crudezza e prospettiva scorciata, capovolgendo le aspettative visive.
Andrea Mantegna
La formazione di Mantegna avviene nella bottega padovana di Francesco Squarcione, cultore del mondo classico ed esperto collezionista di statue e disegni delle antichità greche e romane.
Nel San Sebastiano, Mantegna mostra tutto il suo interesse per le forme classiche, ma la colonna, ciò che resta di un arco, i pezzi di cornici, il piede di una statua, sono aggrediti dalla vegetazione come il mondo classico è aggredito dal trascorrere del tempo.
Un altro aspetto importante della pittura di Mantegna è l'effetto illusionistico delle sue prospettive che cattura lo spettatore, portandolo dentro la scena. I confini tra spazio reale e spazio dipinto si annullano, generando stupore e sorpresa in chi guarda.
Per esempio, nella Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova, Mantegna, con i suoi affreschi, ha “sfondato” le pareti della stanza con scene di corte che si aprono, tra i tendaggi, sui giardini esterni. Anche il soffitto è “bucato” da un Oculo che lascia vedere il cielo primaverile.
Nel Cristo morto, l'opera più impressionante dell'artista, la morte è descritta in modo crudo, senza idealizzazione. Il punto di vista è poco al di sopra del margine inferiore del dipinto e rende la figura molto scorciata. La naturale deformazione prospettica del corpo subisce però una sorprendente inversione.