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Concetti Chiave

  • Jasper Johns focused on the relationship between real and artistic images, using simple forms like targets and flags.
  • Johns is seen as a bridge between Dadaism and Pop Art due to his use of universal symbols and exploration of representation.
  • In "Three Flags," Johns explores the ambiguity between real objects and their images through layered, three-dimensional effects.
  • The encaustic technique used by Johns involves newspapers soaked in paint, layered with wax and color, creating a near-abstract flag image.
  • The visible brushstrokes and newspaper fragments anchor the work in its time, reducing the illusionary effect.

Indice

  1. La ricerca di Jasper Johns
  2. Tre bandiere e l'identità
  3. Tecnica e illusione

La ricerca di Jasper Johns

Anche la ricerca di Jasper Johns (1930) si concentrò sul rapporto tra immagine reale e immagine artistica. Diversamente da Rauschenberg, di cui era amico, Johns privilegiò però la componente pittorica, riproducendo forme semplici e univoche desunte dalla realtà, come i bersagli per le freccette, le carte geografiche o la bandiera americana. Il ricorso a simboli universali come soggetti delle proprie opere e la riflessione sul rapporto tra l’oggetto reale e la sua rappresentazione fanno di Johns un erede del Dadaismo e, insieme, un anticipatore delle ricerche della Pop Art.

Tre bandiere e l'identità

Three Flags In Three Flags (“Tre bandiere”, 1958) l’artista raffigura il simbolo per eccellenza della cultura statunitense e gioca sull’equivoco della sua identità, accentuato dalla moltiplicazione delle bandiere e dall’effetto tridimensionale dovuto alla loro sovrapposizione: si tratta di oggetti reali o soltanto della loro immagine? L'universale riconoscibilità del soggetto consente a Johns di concentrarsi sulla tecnica esecutiva, che concorre a fare della bandiera un’immagine quasi astratta.

Tecnica e illusione

L’opera è realizzata con l’antica tecnica dell’encausto; l’artista americano procedeva in questo modo: sulla tela incollava pagine di giornali inzuppate di vernice, che poi copriva con molti strati di cera e di colore. Se osserviamo le bandiere da vicino, infatti, notiamo che al di sotto degli strati di colore è ancora possibile individuare i brandelli delle pagine di quotidiano. Questo elemento concorre ad attenuare l’effetto illusorio, ancorando l’immagine al tempo in cui è stata prodotta. Anche le righe rosse e bianche, del resto, non hanno margini perfettamente diritti, come sarebbe in una vera bandiera, ma osservate da vicino rivelano il procedere della pennellata dell'artista.

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