Concetti Chiave
- L'Impressionismo, nato nel 1874, promuoveva la pittura all'aria aperta e la rappresentazione della realtà con tocchi rapidi.
- Gli artisti impressionisti, influenzati da Edouard Manet e dal realismo, cercavano nuovi soggetti e utilizzavano i colori puri secondo le teorie di Chevreul.
- Claude Monet, con "Impressione sole nascente", ha dato origine al termine impressionismo, nonostante le critiche negative dell'epoca.
- I paesaggi erano un tema centrale, dipinti "en plein air" da artisti come Monet e Pissarro, utilizzando colpi di pennello veloci.
- Degas e Renoir esploravano scene di vita contemporanea, con Degas che sfruttava la fotografia per studiare inquadrature e prospettive innovative.
Indice
L'origine dell'impressionismo
Nello stesso periodo in cui Firenze prendeva corpo, si diffuse la teoria della macchia, una pittura in grado di esprimere la realtà: l'impressionismo. I quadri impressionisti vi furono presentati, a partire dal 1874, in mostre allestite dagli stessi pittori. Incitati dell'esperienza del realismo e dai quadri rivoluzionari di Edouard Manet, molto impressionisti decisero di lavorare all'aria aperta, cercando soggetti nuovi, dipingendo con tocchi rapidi.
Tecniche e influenze impressioniste
Per riprodurre meglio la luminosità dell'atmosfera utilizzarono le teorie di Michel Eugène Chevreul, che suggeriva di accostare i colori puri senza mescolarli, evitando l'uso del nero per le ombre e usando i colori complementari. "Impressione sole nascente" di Claude Monet illustra delle barche sul mare e lì coniò il termine impressionismo. Le reazioni della critica e del pubblico rimasero a luogo negative, perché i temi trattati mostravano velocità di esecuzione che contrastavano con le abitudini dell'epoca facendo sospettare incapacità tecnica o sfacciataggine.
Temi e soggetti degli impressionisti
Il paesaggio fu uno dei temi preferiti dai pittori impressionisti, come Claude Monet e Camille Pissarro, che decisero di dipingere "en plein air" con rapidi colpi di pennello. Pierre Auguste Renoir e Edgar Degas preferivano le scene di vita contemporanea, infatti, Degas lavorava e utilizzava la macchina fotografica per studiare i soggetti delle sue opere, scoprendo inquadrature inedite e tagli prospettici non convenzionali. I quadri di Pissarro sono molto luminosi grazie all'uso dei colori complementari, ritrasse infatti, di preferenza frutteti e campi coltivati, invece, Degas ritraeva cavalli e danzatrici, che permettevano di studiare il movimento e gli effetti di luce all'aperto e al chiuso.