Concetti Chiave
- Leonardo Da Vinci dipinse "L'Ultima Cena" su commissione di Ludovico il Moro per il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.
- Il dipinto rappresenta l'annuncio di Gesù della sua imminente Passione, enfatizzando le reazioni emotive degli apostoli, con un focus centrale su Cristo.
- Leonardo sperimentò una tecnica pittorica innovativa, utilizzando colori di sua invenzione invece della tradizionale tecnica dell'affresco, rendendo l'opera vulnerabile all'umidità.
- Nonostante i danni subiti durante la Seconda guerra mondiale e i successivi restauri, il dipinto rimane parzialmente leggibile.
- Leonardo differisce dai suoi predecessori, come Del Castagno e Ghirlandaio, ponendo Cristo come centro simbolico e prospettico dell'opera.
Leonardo Da Vinci -Ultima cena
Il dipinto fu eseguito da Leonardo su commissione di Ludovico il Moro, per refettorio del convento milanese di Santa Maria delle Grazie.
"L'Ultima Cena" (o Cenacolo) raffigura l'episodio evangelico in cui Gesù, riunito con i discepoli per festeggiare la Pasqua ebraica, annuncia l'imminenza della sua Passione con le parole "In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà". Leonardo raffigura il soggetto in modo originale: tralascia il superfluo e pone grande attenzione nel rappresentare le relazioni emotive che quelle parole suscitano tra gli apostoli.
Gesù è al centro, immobile e isolato; sul suo volto convergono le linee prospettiche del dipinto. Attorno a lui, sistemate lungo il tavolo a gruppi di tre, si agitano le figure degli apostoli. Sui loro volti e dai loto gesti si legge lo stupore per la notizia: ciascuno interroga con lo sguardo il vicino o prova a discolparsi rivolgendosi direttamente a Cristo. Solo Giuda, quasi schiacciato sul tavolo, non partecipa alla discussione e si ritrae colpevole della sua colpevolezza.
Leonardo è noto per i suoi azzardi esperimenti pittorici. In questo dipinto, per esempio, non si servì della tradizionale tecnica dell'affresco, ma provò a utilizzare colori di sua invenzione, che purtroppo, si sono dimostrati molto vulnerabili agli attacchi di umidità. Inoltre, durante la Seconda guerra mondiale, un bombardamento aereo distrusse una parte del refettorio. Più volte restaurato, oggi il dipinto è leggibile solo in parte.
Altri pittori, prima di Leonardo, avevo dipinto "L'ultima Cena"; in particolare i fiorentini Andrea Del Castagno e Domenico Ghirlandaio. Andrea Del Castagno colloca la figura di Giuda difronte a Cristo, isolata e alla parte opposta del tavolo rispetto agli altri apostoli. Inoltre raffigura San Giovanni mentre posa il capo sul petto del Signore. Leonardo preferisce focalizzare l'attenzione sulla figura di Cristo, facendone il centro simbolico e prospettico dell'intera composizione.
DATA: 1495-1498
TECNICA: Tempera a olio su muro
DIMENSIONI: 460x880 cm
COLLOCAZIONE: Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie.
Domande da interrogazione
- Qual è l'innovazione principale di Leonardo nel dipingere "L'Ultima Cena"?
- Quali problemi ha incontrato il dipinto nel corso del tempo?
- Come differisce l'approccio di Leonardo rispetto ad altri pittori che hanno rappresentato "L'Ultima Cena"?
Leonardo si concentra sulle relazioni emotive tra gli apostoli e utilizza una composizione prospettica centrata su Gesù, tralasciando il superfluo.
Il dipinto ha subito danni a causa della vulnerabilità dei colori sperimentali di Leonardo e dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, rendendo necessarie diverse operazioni di restauro.
Leonardo pone Gesù al centro come fulcro simbolico e prospettico, mentre altri pittori come Andrea Del Castagno isolano Giuda e raffigurano San Giovanni appoggiato sul petto di Cristo.