Pinturicchio98
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Concetti Chiave

  • Il Cristo Pantocratore è un mosaico del 1180-1190, situato nell'abside del Duomo di Monreale, vicino a Palermo.
  • L'opera fu commissionata dal re normanno Guglielmo II e presenta una decorazione a mosaico che rivaleggia con quella di San Marco a Venezia.
  • Il mosaico raffigura Cristo in un atto solenne di benedizione, con le braccia aperte, creando un effetto di abbraccio verso i fedeli.
  • Realizzato da mosaicisti in gran parte provenienti dall'Oriente bizantino, il mosaico si distingue per i colori caldi e un fondo dorato che esalta le figure.
  • La scritta sul Vangelo tenuto da Cristo, in latino e greco, riflette le influenze culturali del mondo siculo-normanno.

Cristo Pantocratore

DATA: 1180-1190
TECNICA: Mosaico
COLLOCAZIONE: Monreale (Palermo), zona absidale del Duomo.

A pochi chilometri da Palermo sorge il Duomo di Monreale, edificato per volontà del re normanno Guglielmo II tra il 1172 e il 1185. Navate e absidi sono rivestite da una decorazione a mosaico così vasta da rivaleggiare con quella di San Marco a Venezia. Nella parte alta dell'abside, si trova la grande figura di Cristo Pantocratore (onnipotente), rappresentato in modo solenne, nell'atto di benedire.
Le braccia aperte, sfruttando la forma semicircolare dell'abside, danno l'impressione di voler abbracciare i fedeli. Nelle parti sottostanti, secondo una precisa gerarchia, troviamo la Vergine, gli apostoli, i senti e i martiri.
All'esecuzione dell'immagine di Cristo e delle figure che lo circondano parteciparono numerose botteghe di mosaicisti, in gran parte provenienti dall'Oriente bizantino. Mancando il chiaroscuro, le figure acquistano rilievo grazie alla luminosità del fondo oro e ai colori caldi e intensi che sprigionano le tessere colorate. La decorazione della cattedrale esprime un'immagine della Chiesa trionfante, certa del suo dominio sul mondo. Sul Vangelo tenuto da Cristo viene affermata la sua divinità "Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre".
La frase è scritta sia in latino sia in greco, a sottolineare le diverse influenze culturali del mondo siculo-normanno.

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