Concetti Chiave
- Andy Warhol, rappresentante della pop art americana, si distacca dall'arte europea, focalizzandosi sulla cultura di massa americana.
- La sua arte, priva di scelte estetiche e polemiche, documenta l'universo visivo della società dell'immagine moderna.
- Warhol utilizza tecniche come il riporto fotografico e la serigrafia, creando opere che sfidano il concetto di unicità artistica.
- L'arte di Warhol riflette e critica implicitamente la società americana, celebrando l'uguaglianza e il consumismo attraverso icone culturali.
- La Pop Art, di cui Warhol è un esponente chiave, trasforma immagini dei mass-media in icone, documentando i cambiamenti di valori nella società del consumismo.
La sua arte prende spunto dal cinema, dai fumetti, dalla pubblicità, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle immagini più note e simboliche.
In queste sue opere non vi è alcuna scelta estetica, ma neppure alcuna intenzione polemica nei confronti della società di massa: unicamente esse ci documentano quale è divenuto l’universo visivo in cui si muove quella che noi definiamo la «società dell’immagine» odierna.

Il percorso artistico di Warhol si è mosso tutto nella cultura newyorkese, nel momento in cui New York divenne la capitale mondiale della cultura. Warhol fu in questo ambiente uno dei personaggi più noti, costruendo in maniera attenta il suo personaggio. Si mosse in stretta attinenza agli ambienti underground, legandosi al mondo della musica, del teatro del cinema. Gli inizi della sua pittura risalgono al 1960, dopo un periodo precedente in cui aveva svolto attività di disegnatore industriale.
La tecnica usata da Warhol fu quella del riporto fotografico, con i violenti colori industriali della stampa in offset, che dissacrava il concetto di unicità dell’opera d’arte, creando un procedimento artistico meccanico. Egli, inoltre, sarà autore di film e cortometraggi sulla stessa tematica, che realizzerà insieme ai collaboratori del suo studio, la famosa “Factory”, dove si svolgevano le attività artistiche e mondane del gruppo della Pop Art. Fu proprio in quella sede, a Manhattan, che il 3 giugno del 1968 Valerie Solanis, un’attivista del femminismo, sparò ad Andy Warhol, ferendolo gravemente. Certo il “fenomeno Warhol” fu molto discusso e criticato per la sua eccentricità e per l’immagine trionfale del consumismo americano che diffondeva, proprio negli anni in cui si cercava di lottare contro di esso. La produzione di Warhol ebbe, nonostante ciò, un grande successo di mercato che portò l’artista a esporre in tutto il mondo: alla Documenta 4 di Kassel, a Montreal, Osaka, Pasadena, Chicago, Londra, Parigi e New York. I suoi happening multimediali, le sue produzioni di video e progetti televisivi, i suoi ritratti di divi di Hollywood e le sue pubblicazioni continuarono per tutti gli anni Settanta e Ottanta, fino a quando, dopo aver realizzato Last Supper, ispirato all’Ultima cena di Leonardo, che fu esposto a Milano, Warhol morì nel 1987 in un ospedale di New York, in seguito a un’operazione chirurgica alla cistifellea. Verrà sepolto a Pittsburgh, dove nel 1990 nasce l’Andy Warhol Museum.
Visto che l’immagine non ha un valore estetico, si è ricercata in essa un valore etico: la scatoletta, rappresentando l’omogeneizzazione della società moderna che propone alimenti preconfezionati uguali per tutti, può divenire implicitamente una critica a tale società. Ma ciò non sembra nelle intenzioni di Warhol, che anzi, nella società americana, vede un valore positivo proprio per il suo grande livellamento. Il bello degli americani, come lo stesso Warhol ha espresso, è che mangiano tutti le stesse cose, dal presidente degli Stati Uniti al barbone che è seduto ad un angolo di strada. In ciò è molto evidente quella mitica "american way of life" in cui la uguaglianza è realizzata in una società che consente uguali possibilità per tutti.
E in ciò appare nuovamente evidente che l’arte di Warhol, troppo americana anche nei suoi più piccoli risvolti, sembra che abbia un solo intento reale: demolire il mito dell’arte europea come espressione di una cultura "alta". E in ciò si ricollega in maniera molto chiara alle esperienze dadaiste, soprattutto ai ready-made di Duchamp, con le quali l’arte di Warhol condivide l’intento dissacratorio.
Alle scatolette Campbell Warhol ha dedicato una quantità enorme di quadri. L’ha rappresentata a volte chiusa, come in questo caso, altre volte aperte. Non che la cosa faccia cambiare significato all’immagine, ma la grande ripetizione del medesimo tema sembra sfruttare i meccanismi della pubblicità: il bombardamento costante delle stesse immagini, colpendo in maniera subliminale, provocano quel meccanismo del «riconoscere», che è una delle molle, a livello inconscio con cui le masse manifestano le proprie scelte e preferenze.
E questo meccanismo lo ritroviamo anche nelle altre opere di Warhol: i ritratti di Marilyn Monroe, le immagini di Elvis Presley, le bottigliette di Coca Cola sono state ripetute in una quantità enorme di opere. Ed è quindi non un caso se egli abbandona sempre più la pittura, intesa come costruzione manuale dell’immagine, per passare alle serigrafie. Anche questo quadro è realizzato con procedimenti serigrafici, sul quale Warhol è poi intervenuto con colori acrilici, dando all’immagine un nitore grafico che ricorda le immagini dei fumetti o della grafica pubblicitaria.
Le cinque bottiglie
Andy Warhol è il cantore dell’american way of life in tutti i suoi aspetti più simbolici. Ovviamente uno dei simboli americani per eccellenza è la Coca Cola. La sua inconfondibile bottiglietta, ed anche la grafia del marchio, sono divenuti un emblema di vita giovanile e dinamica. Warhol realizza diverse opere replicando una o molteplici bottiglie di Coca Cola, ma non sarà il solo. Dal famoso marchio trarranno opere d’arte anche altri artisti, quali l’italiano Mario Schifano. Si può dire che la Coca Cola è un simbolo "pop" per eccellenza. E Warhol ebbe il merito di capire, prima di altri, quali erano le immagini fondamentali della cultura di massa che potevano essere assunte a simbolo di una intera epoca.
La Pop Art ricicla tutto ciò in una pittura, che rifà in maniera fredda le immagini proposte dai mass- media. La Pop Art documenta,quindi, in maniera precisa la cultura americana, trasformando in icone, le immagini più note e simboliche tra quelle proposte dai mass-media. Il pregio più grande della Pop Art e quello di documentare, senza sporcarsi le mani con la cultura popolare, i cambiamenti di valori indotti nella società del consumismo. Quei cambiamenti che consistono in una preferenza per valori legati al consumo di beni materiali e alla proiezione degli ideali comuni sui valori dell’immagine, intesa in questo caso soprattutto come apparenza. E in ciò testimoniano dei nuovi idoli o miti in cui le masse popolari tendono ad identificarsi. Miti ovviamente creati dalla pubblicità e dai mass-media che proiettano sulle masse sempre più bisogni indotti, e non primari, per trasformarli in consumatori sempre più avidi di beni materiali.
In sostanza un quadro di Warhol che ripete l’ossessiva immagine di una bottiglia di Coca Cola ci testimonia come quell’oggetto sia oramai divenuto un referente più importante, rispetto ad altri valori interiori o spirituali, per giungere a quella condizione esistenziale che i mass media propagandano come vincente nella società contemporanea.
Domande da interrogazione
- Chi è Andy Warhol e quale ruolo ha avuto nella Pop Art?
- Quali sono le caratteristiche principali dell'arte di Warhol?
- Come ha influenzato Warhol la percezione dell'arte e della cultura di massa?
- Qual è il significato delle opere di Warhol come le scatolette Campbell e i ritratti di Marilyn Monroe?
- Qual è l'impatto della Pop Art sulla cultura americana secondo il testo?
Andy Warhol è stato un rappresentante emblematico della pop art americana, noto per la sua arte che riflette la cultura di massa americana, ignorando le tradizioni artistiche europee.
L'arte di Warhol si basa su immagini della cultura di massa, come il cinema e la pubblicità, senza scelte estetiche o intenzioni polemiche, documentando l'universo visivo della società dell'immagine.
Warhol ha sfidato il concetto di unicità dell'opera d'arte attraverso tecniche meccaniche e serigrafie, evidenziando il livellamento culturale e il consumismo della società americana.
Le opere di Warhol, come le scatolette Campbell e i ritratti di Marilyn Monroe, utilizzano la ripetizione per riflettere i meccanismi pubblicitari e trasformare immagini comuni in simboli culturali.
La Pop Art documenta la cultura americana trasformando immagini dei mass-media in icone, evidenziando i cambiamenti di valori nella società del consumismo e l'influenza dei mass-media sui bisogni e desideri delle masse.