Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Negli anni Settanta, la rivoluzione iraniana del '79 causò un'impennata del prezzo del petrolio oltre i 100$ al barile, portando alla seconda crisi energetica.
  • Durante la rivoluzione, ci fu una drastica riduzione della produzione di petrolio e un blocco delle esportazioni, evidenziando la necessità di pianificazione energetica a lungo termine.
  • In risposta alla crisi, l'Italia impose restrizioni come il divieto di circolazione nei giorni festivi per i veicoli privati e misure di risparmio energetico.
  • Le misure includevano riduzione della pubblica illuminazione, aumento del prezzo dei carburanti e limiti alle attività serali di cinema e ristoranti.
  • Il governo italiano promosse una riforma energetica con un focus sullo sviluppo del nucleare per la produzione di energia elettrica.

Situazione commerciale italiana negli anni Settanta del Novecento

Durante gli anni settanta dello scorso secolo, il prezzo del petrolio superò i 100$ al barile. Ciò fu dovuto soprattutto alla rivoluzione iraniana del ‘79. Il regime dello Scià Mohammad Reza Pahlavi divenne negli anni 70 ancora più aggressivo e nazionalista. Il regime compì arresti in massa e omicidi. I partiti politici vennero sciolti favorendo la nascita di movimenti di resistenza clandestini.
Tutte le forze di opposizione si raccolsero intorno a Khomeini. L’11 febbraio 1979 il primo ministro fuggì. Khomeini assunse il potere e dal 30 Marzo, tramite un referendum, venne stabilità la nascita della Repubblica Islamica dell’Iran. La rivoluzione iraniana portò alla seconda crisi energetica. Infatti durante la rivoluzione ci fu una riduzione della produzione e un blocco delle esportazioni di petrolio. Di conseguenza si comprese la necessità di una pianificazione energetica di lungo periodo e l’importanza del risparmio energetico e dello sviluppo nucleare. Venne investito molto nello sviluppo di nuove tecnologie al fine di ottenere macchine più produttive che potessero permettere anche di utilizzare energie alternative. Furono ricercate nuove riserve di petrolio, gas e carbone.
Per far fronte alla difficile situazione, dal 2 Dicembre del 1973, venne imposto il divieto assoluto di circolazione nei giorni festivi dei mezzi privati, incluse le auto ministeriali e quella presidenziale. Ad aprile del 1974 si allentarono le misure tramite le targhe alterne. Nel giugno del 1974 le misure restrittive per la circolazione vennero abolite;
•La pubblica illuminazione venne ridotta del 40%;
•Venne aumentato il prezzo dei carburanti;
•Fu imposto lo stop alle trasmissioni televisive dopo le 23;
•La chiusura dei cinema fu fissata alle 22, mentre quella di bar e ristoranti a mezzanotte;
•Fu ridotto il limite di velocità di strade urbane ed extraurbane;
•Furono imposti dei limiti di temperatura e di utilizzo degli impianti di riscaldamento;
Contemporaneamente, il governo impostò una riforma energetica mirante ad una svolta verso il nucleare per la produzione di energia elettrica.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali dell'aumento del prezzo del petrolio negli anni Settanta?
  2. L'aumento del prezzo del petrolio negli anni Settanta fu principalmente dovuto alla rivoluzione iraniana del 1979, che portò a una riduzione della produzione e un blocco delle esportazioni di petrolio.

  3. Quali misure furono adottate in Italia per affrontare la crisi energetica degli anni Settanta?
  4. In Italia furono adottate diverse misure, tra cui il divieto di circolazione dei mezzi privati nei giorni festivi, la riduzione della pubblica illuminazione, l'aumento del prezzo dei carburanti, e la limitazione delle trasmissioni televisive e degli orari di chiusura di cinema, bar e ristoranti.

  5. Quali strategie furono implementate per migliorare la situazione energetica a lungo termine?
  6. Per migliorare la situazione energetica a lungo termine, furono investiti fondi nello sviluppo di nuove tecnologie per macchine più produttive, nella ricerca di nuove riserve di petrolio, gas e carbone, e fu avviata una riforma energetica per promuovere l'energia nucleare.

Domande e risposte