Concetti Chiave
- Il salario è visto sia come reddito per il lavoratore che come costo per l'imprenditore, rappresentando il prezzo del lavoro sul mercato.
- Il mercato del lavoro è un monopolio bilaterale con sindacati dei lavoratori che offrono e sindacati dei datori di lavoro che domandano.
- La Costituzione italiana garantisce un salario sufficiente per una vita dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia.
- Esistono diverse forme di retribuzione: a tempo, che include salario e stipendio, e a cottimo, basata sul risultato produttivo.
- Il salario reale e nominale differiscono in presenza di inflazione, con la paga base e l'indennità di contingenza che aiutano a mantenere il potere d'acquisto.
Salari
Il salario viene considerato sia come reddito per il lavoratore sia come costo per l’imprenditore. Rappresenta anche il prezzo del lavoro sul mercato, dove le famiglie offrono lavoro e le imprese domandano lavoro. Il mercato del lavoro è un monopolio bilaterale perché è presente un solo soggetto che offre (sindacati dei lavoratori) e un solo soggetto che domanda (sindacati dei datori di lavoro).
L’articolo 36 della Costituzione stabilisce che il salario deve essere sufficiente per assicurare una vita dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia.
Forme di retribuzione:
- A tempo, in base al tempo di lavoro.
- A cottimo, in base al risultato produttivo ottenuto dal soggetto
Il salario corrisponde alla somma di denaro che il lavoratore spende principalmente per assicurarsi ciò di cui ha bisogno; quindi se i prezzi aumentano, il valore della retribuzione diminuisce.
- Salario reale, corrisponde a quello che effettivamente si può acquistare
- Salario nominale, corrisponde al valore della moneta percepita
L’inflazione corrisponde ad un aumento dei prezzi, quindi il salario reale e quello nominale non coincidono.
Per porre rimedio all’inflazione la retribuzione ha due elementi:
- Paga base, retribuzione minima stabilita nei contratti collettivi per ogni categoria di lavoro
- Indennità di contingenza, retribuzione aggiuntiva che varia proporzionalmente al fine di adeguare il salario reale e quello nominale