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Concetti Chiave

  • I redditi in economia si dividono funzionalmente tra salari, profitti, rendite e interessi, associati rispettivamente a lavoratori, imprenditori, proprietari terrieri e finanziatori.
  • La relazione tra salari e profitti è inversamente proporzionale: l'aumento dei salari porta a una diminuzione dei profitti e viceversa, influenzando le disuguaglianze lavorative.
  • La rendita rappresenta un flusso di denaro periodico ottenuto da investimenti o proprietà, senza necessità di lavoro attivo.
  • L'interesse è il compenso per l'uso del capitale prestato, variabile in base ai tassi che possono essere nominali o reali, rispecchiando l'inflazione e il potere d'acquisto.
  • I prestiti si classificano in base alla durata: breve termine (fino a 18 mesi), medio termine (18 mesi - 5 anni) e lungo termine (oltre 5 anni), ciascuno con diverse finalità finanziarie.

Indice

  1. Salari, profitti e rendite
  2. L'interesse: informazioni

Salari, profitti e rendite

In economia abbiamo un primo tipo di divisione dei redditi che può essere calcolato in base al quella che viene spesso nella maggior parte dei casi distribuzione funzionale che non fa altro che analizzare la ripartizione dei vari redditi tra i vari fattori produttivi concedendo i salari a quelli che sono i lavoratori che rappresentano la forza lavoro, i profitti che invece in teoria spettano agli imprenditori che hanno una vera e propria capacità organizzativa, le rendite che possiamo dire spettano ai proprietari terrieri o comunque ai proprietari di strutture per quello che è il fattore natura ad esempio le terre da coltivare, gli interessi dei finanziatori che gli toccano in base al loro capitale prestato.
Per quanto riguarda la rendita possiamo dire che un flusso regolare di denaro che proviene da un investimento, o da una proprietà o addirittura da un'altra fonte passiva. Possiamo quindi dire che è un guadagno periodico ottenuto senza sforzi concreti, senza lavorare attivamente.
I salari e i profitti hanno una relazione che matematicamente viene definita inversamente proporzionale ovvero al raddoppiare, al triplicare di una, dimezza o diventa un terzo l’altra, tra loro. Infatti se aumentano i salari possiamo dire che diminuiscono direttamente i profitti in maniera proporzionale e viceversa se aumentano i profitti diminuiscono quelli che sono i salari. Ciò accade perché se una società ha un guadagno e deve pagare di più i lavoratori di conseguenza si avrà un minor numero di incassi, viceversa se si vuole avere un maggior numero di incassi di conseguenza bisogna pagare di meno i lavoratori. Lo studio di questa ripartizione tra profitti e salari serve agli economisti soprattutto per evidenziare le disuguaglianze esistenti fra le varie categorie di lavoratori che hanno diversi livelli di specializzazione.

L'interesse: informazioni

Per quanto riguarda l'interesse invece potremmo dire che è la remunerazione che spetta al proprietario di un capitale che sceglie di investirlo o di prestarlo dandole in prestito ad un soggetto che lo richiede. L'interesse quindi possiamo dire che è un prezzo che un soggetto paga ad un altro in cambio della possibilità di utilizzare il denaro per un certo periodo di tempo stabilito. Per misurare l'ammontare degli interessi sui vari prestiti si fa riferimento a quelli che sono i tassi di interesse ovvero il rendimento percentuale del prestito. Si ha il tasso di interesse di equilibrio quando c'è l'incontro di offerta di denaro è domanda di denaro sul mercato e quindi potremmo dire che il tasso di interesse può essere nominale se è concordato effettivamente sul mercato e viene anche pagato sul mercato stesso. Oppure potrebbe essere reale se tiene conto del potere d'acquisto della moneta in un determinato periodo di tempo. I prestiti possono essere a breve termine se vengono realizzati entro 18 mesi e possono servire ad esempio per esigenze di liquidità. Abbiamo invece i prestiti a medio termine che vanno da 18 ai 5 anni e infine abbiamo gli interessi a lungo termine che vanno per un periodo di tempo che va oltre i 5 anni che sono ad esempio il mutuo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la relazione tra salari e profitti secondo il testo?
  2. La relazione tra salari e profitti è inversamente proporzionale; se i salari aumentano, i profitti diminuiscono e viceversa.

  3. Chi sono i beneficiari delle rendite e come vengono descritte nel testo?
  4. I beneficiari delle rendite sono i proprietari terrieri o di strutture, e le rendite sono descritte come un flusso regolare di denaro ottenuto senza sforzi concreti.

  5. Come viene definito l'interesse nel contesto economico del testo?
  6. L'interesse è definito come la remunerazione per il proprietario di un capitale che lo investe o presta, ed è il prezzo pagato per l'uso del denaro per un periodo stabilito.

  7. Quali sono le differenze tra tasso di interesse nominale e reale?
  8. Il tasso di interesse nominale è concordato e pagato sul mercato, mentre il tasso reale tiene conto del potere d'acquisto della moneta nel tempo.

  9. Quali sono le categorie di prestiti menzionate nel testo e i loro termini temporali?
  10. I prestiti sono classificati in breve termine (fino a 18 mesi), medio termine (da 18 mesi a 5 anni), e lungo termine (oltre 5 anni, come i mutui).

Domande e risposte