Concetti Chiave
- Il risultato differenziale del bilancio è la somma tra entrate e spese, con saldi parziali per un'analisi accurata delle finanze statali.
- Il risparmio pubblico si calcola dal saldo tra entrate correnti e spese correnti, evidenziando se vi è un surplus o un deficit.
- Il saldo netto da finanziare misura le risorse destinate ai fini pubblici, indicando disavanzo o avanzo di bilancio.
- L'indebitamento netto esclude operazioni finanziarie e mostra il risultato economico delle operazioni di bilancio.
- Il ricorso al mercato riflette il disavanzo coperto da prestiti pubblici, influenzando il quarto titolo di entrata.
Il risultato differenziale è costituito dalla somma algebrica fra le entrate e le spese esposte in bilancio. Oltre al saldo totale vengono rilevati anche saldi parziali che permettono di valutare in modo più analitico la situazione delle finanze statali. Vengono così individuati quattro risultati differenziali. Risparmio pubblico: un primo risultato differenziale rappresenta il saldo di parte corrente: il saldo, cioè, fra il totale delle entrate correnti (tributarie ed extratributarie) e quello delle spese correnti.
Se attivo, il saldo indica che il reddito prelevato o prodotto dallo Stato è superiore ai consumi collettivi e dà luogo alla formazione di un risparmio pubblico da destinare agli investimenti; se passivo, esso indica che per fronteggiare la spesa corrente occorre intaccare il patrimonio dello Stato o attingere al risparmio nazionale mediante l'emissione di prestiti pubblici. Saldo netto da finanziare (o da impiegare): è il saldo fra il totale delle entrate finali e il totale delle spese finali, cioè fra l'insieme dei primi tre titoli di entrata (entrate tributarie, entrate extratributarie, entrate per alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti) e l'insieme delle spese correnti e in conto capitale. Indica la quantità di risorse che, senza tener conto dei prestiti pubblici, lo Stato destina ai fini di pubblico interesse, sia direttamente sia provvedendo al finanziamento di altri enti o aziende. A seconda che sia negativo o positivo, il saldo netto rappresenta il disavanzo o l'avanzo di bilancio in senso proprio. Indebitamento netto: è il saldo fra le entrate dei primi tre titoli di entrata (entrate finali) e le spese correnti e in conto capitale (spese finali) con l'esclusione di tutte le voci che si riferiscono a operazioni di finanziamento (le entrate per restituzione di crediti; le spese per anticipazioni, partecipazioni azionarie, conferimenti). Espone il risultato, positivo o negativo, con cui si concludono le operazioni di bilancio di natura economica. Ricorso al mercato: è dato dal saldo fra il totale di tutte le spese, comprese quelle per il rimborso dei prestiti pubblici, e il totale dei primi tre titoli di entrata (entrate finali). Se negativo, indica il disavanzo globale che deve essere coperto mediante prestiti pubblici, cioè ricorrendo al mercato del risparmio. In tal caso, all'entità di questo quarto risultato differenziale corrisponde la cifra stanziata in bilancio sotto il quarto titolo di entrata (accensione di prestiti).Domande da interrogazione
- Qual è il significato del risparmio pubblico nel contesto del bilancio statale?
- Cosa rappresenta il saldo netto da finanziare nel bilancio?
- Come si determina l'indebitamento netto e cosa indica?
Il risparmio pubblico rappresenta il saldo di parte corrente tra le entrate e le spese correnti. Se attivo, indica che il reddito dello Stato supera i consumi collettivi, generando risparmio per investimenti; se passivo, richiede l'uso del patrimonio statale o prestiti pubblici.
Il saldo netto da finanziare è la differenza tra le entrate finali e le spese finali. Indica le risorse destinate a fini di pubblico interesse e, a seconda del segno, rappresenta un disavanzo o un avanzo di bilancio.
L'indebitamento netto è il saldo tra le entrate finali e le spese finali, escludendo le operazioni di finanziamento. Indica il risultato economico delle operazioni di bilancio, positivo o negativo.