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Concetti Chiave

  • Dal 1820 al 1992, l'Africa ha registrato una crescita del reddito pro capite tra le più lente al mondo.
  • Negli anni Sessanta, un'apparente miglioramento economico si è rivelato illusorio, con alcuni Paesi che oggi hanno un reddito inferiore rispetto a 40 anni fa.
  • Le cause principali della povertà includono bassi investimenti, carenza di istruzione e infrastrutture insufficienti.
  • La presenza di gruppi etno-linguistici in conflitto ha ostacolato lo sviluppo economico, favorendo il clan rispetto al bene comune.
  • Fattori climatici, malattie endemiche come la malaria e l'Aids, e condizioni geografiche sfavorevoli contribuiscono alla povertà persistente.

Perché l'Africa è così povera?

L'evidenza empirica consente di stabilire che tra 1820 e 1992 l’Africa è stata la regione del mondo in cui il reddito pro capite è cresciuto con maggiori difficoltà, rimanendo sempre al livello più basso di tutto il pianeta, tanto che 1992 il reddito medio pro capite dei Paesi di questo continente era inferiore a quello che i Paesi dell’Europa occidentali potevano vantare all’inizio dell’Ottocento.
degli anni Sessanta sembrò per un breve momento che il problema potesse essere in certa misura superato, ma si trattò però di un falso segnale, tanto che oggi possiamo affermare che alcuni Paesi africani (Ghana, Madagascar, Somalia, Uganda, Zaire, Zambia) possiedono un reddito pro capite addirittura inferiore a quello di quarant’anni fa.


Ma perché l’Africa è tanto povera? Coerentemente con analisi svolta nel testo, le cause del fenomeno sono da ricercare nel livello troppo basso degli investimenti, nell’insufficienza del sistema di istruzione e formazione e nella carenza di infrastrutture. Ma perché soltanto in Africa esiste una situazione così drammatica?
Alcuni autori individuano una delle principali cause della povertà di questo Continente nella presenza, in numerosi Paesi, di gruppi etno-linguistici diversi che, in perenne lotta tra loro per affermare la propria supremazia, tendono a costruire posizioni di vantaggio per il clan piuttosto che a sviluppare l’economia di tutto il Paese. Le numerose guerre civili che hanno colpito diverse regioni dell’Africa negli ultimi anni ne sono una prova.
Altri autori rintracciano la causa della perenne povertà africana in una combinazione di fattori quali il clima, le malattie, le condizioni geografiche, la scarsità degli interventi politici. In effetti, nelle regioni tropicali si riscontra una minore produttività agricola, mentre molte innovazioni (anche non agricole) trovano più facile applicazione nelle aree temperate. L’Africa, inoltre, deve fronteggiare malattie endemiche come la malaria, che colpisce ogni anno 2 milioni di persone (più del 20% dei decessi del Continente) e l’Aids, che tra il 1985 e il 1995 ha colpito più di 4 milioni di africani e si prevede ne colpirà altri 10 milioni entro il 2005, privilegiando soprattutto la popolazione in età lavorativa (il 60% degli uomini, l’80% delle donne e il 90% dei bambini del mondo che ha contratto il virus sì trova in Africa).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali cause della povertà in Africa secondo il testo?
  2. Le cause principali della povertà in Africa includono il basso livello di investimenti, l'insufficienza del sistema di istruzione e formazione, e la carenza di infrastrutture. Inoltre, la presenza di gruppi etno-linguistici in conflitto e fattori come il clima, le malattie e le condizioni geografiche contribuiscono alla situazione.

  3. Come influiscono le guerre civili sulla povertà in Africa?
  4. Le guerre civili, causate da conflitti tra gruppi etno-linguistici, ostacolano lo sviluppo economico poiché i gruppi tendono a favorire il proprio clan piuttosto che l'economia del Paese, aggravando la povertà.

  5. Quali malattie endemiche colpiscono maggiormente l'Africa e quale impatto hanno?
  6. Malattie come la malaria e l'Aids colpiscono gravemente l'Africa. La malaria causa oltre il 20% dei decessi nel continente, mentre l'Aids ha colpito milioni di persone, influenzando soprattutto la popolazione in età lavorativa e aggravando la povertà.

Domande e risposte