Alfred71
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Concetti Chiave

  • I fenomeni amministrativi sono suddivisi in esterni e interni, dove i primi riguardano scambi con terzi, come finanziamenti e vendite, mentre i secondi concernono l'uso interno dei fattori produttivi.
  • Le quantità da rilevare possono essere fisiche, monetarie, stimate o astratte, ognuna con caratteristiche specifiche legate alla loro natura e uso.
  • Le metodologie di rilevazione possono essere contabili o extra-contabili, con i metodi contabili che si concentrano su risultati economici e i metodi extra-contabili che analizzano dati variabili.
  • La scelta tra metodi e sistemi di rilevazione deve essere fatta in base agli oggetti di studio, adattando la metodologia alle necessità specifiche di rappresentazione e informazione dell'azienda.
  • Le rilevazioni quantitative servono a comprendere fenomeni di gestione interna ed esterna, analizzando i risultati per acquisire conoscenze operative e strategiche.
Momenti logici x la determinazione e rilevazione del RdE
    1) Scelta dei fenomeni.
    2) Espressione quantitativa.
    3) Rilevazione, elaborazione in funzione del metodo migliore.
    4) Interpretazioni, rilevazioni delle quantità.

(1) Scelta dei fenomeni.

I fenomeni amministrativi e di gestione possono distinguersi in due gruppi:

    a) Fenomeni amministrativi esterni, cioè tutti quelli di scambio di beni tra l'azienda e terzi.
    b) Fenomeni amministrativi interni, cioè tutti quelli non compresi nel gruppo (a).

      --->(a) Tipici del primo gruppo sono i classici scambi che l'azienda effettua con terzi, come le operazioni di finanziamento in termini di capitale proprio e capitale di credito: acquisti/vendite di merci, spese varie (personale).

      --->(b) Tipici del secondo gruppo sono gli impieghi di fattori produttivi acquisiti e quindi tutti i movimenti di materie prime, dal magazzino all'azienda, oppure consumi di tali materie prime.

Generalmente, visto lo scopo della rilevazione (riuscire a rilevare correttamente i flussi di reddito), studieremo solo dei fenomeni esterni perchè ci daranno dei flussi di reddito atti alla rilevazione totale del reddito.

Però, in genere, nella scelta dei fenomeni bisogna stare molto attenti perchè non sempre solo i fenomeni esterni vanno rilevati. I fenomeni interni concorrono a formare il complessivo reddito di esercizio nei modi della maggiore o minore efficienza organizzativa del lavoro, dei collegamenti tra i reparti produttivi o altro. Le azioni sul RdE si hanno oltre che con queste anche grazie ai già citati fenomeni esterni, che sono sufficienti a detta rilevazione.
I fenomeni interni, quindi, pur se concorrono alla determinazione del reddito non sono necessari per la sua rilevazione quantitativa finale, ma sono necessari nel qual caso fossimo interessati alla stesura di rilevazioni parziali del reddito di esercizio.

(2) Espressione quantitativa
Una volta scelti i determinati fenomeni da rilevare, ci dovremmo porre il problema di come e in quantità (misura) rilevarli. Le quantità possono essere:

    - Fisiche (1) --> certe
    - Misure (2) --> quantità --> stimate
    - Astratte (3)
    - Valori (4)

Per lo studio e la rilevazione quantistica nel corso dello svolgimento di tale analisi incontreremo vari tipi di quantità:

    ---> una prima distinzione è tra le quantità (1) e (4):

      --->(1) Hanno la caratteristica, una volta scelta l'unità di misura (UdM), di essere tra di loro omogenee per dimensione e unità. Tipiche quantità fisiche sono i chili.

      --->(4) Sono tutte le quantità espresse in valori monetari. Possono essere fortemente eterogenee fra di loro, basti pensare al fatto di una cassa contenente diversi tipi di valuta. Le varie rilevazioni del valore della moneta, inoltre, sono empiriche, e quindi astratte. Visto e considerato che sono fortemente variabili nel tempo e nello spazio, sono eterogenee, ma potrebbero, mediante rettifiche di costo e variazioni empiriche, considerarsi omogenee (come l'impiego dei tassi di cambio).

    ---> una seconda distinzione si ha tra le quantità (2) e (3)

      --->(2) Sono quantità che per la loro natura sono determinate oggettivamente in base ad una certa UdM che una volta scelta sarà unica. Possono essere a loro volta CERTE o STIMATE. Sono certe quelle che possono essere ricondotte a quantità fisiche o valori (es.: le esistenze di cassa in un dato momento; E/U di cassa nelle rispettive monete, etc.). Sono quantità misure STIMATE quelle riguardanti fenomeni d'azienda o di mercato in cui ci sarà un importo presunto relativo a determinati crediti o debiti (un esempio è l'ammontare delle imposte imponibili - da pagare - sui redditi), ma non ancora definite su esercizi presenti.

      --->(3) Sono tutte quelle che esprimono grandezze che per se stesse non esistono come realtà oggettiva e non hanno una propria definita e unica configurazione, essendo determinate mediante astrazioni. Sono quantità astratte le quote di ammortamento dei costi, il reddito, i costi complessivi. Relativamente a fenomeni di mercato, sono quantità astratte variabili come il prezzo e i consumi.

    (3) Rilevazione, elaborazione in funzione del metodo migliore
    Le determinazioni e le rilevazioni quantitative di azienda, si attuano secondo metodi vari e mutevoli. Tali metodi che altro non sono che uno strumento di conoscenza, possono ricondursi a due tipi:

      a) Metodi contabili.
      b) Metodi extra-contabili

    I primi si servono del conto che può intendersi come una o più quantità riguadanti un dato oggetto. Sono soliti essere usati per risultati economici o di patrimonio.
    I secondi sono rivolti a ricercare caratteri di variabilità dei fenomeni di ogni specie. Sono studiati in astratto dalla matematica e dalla statistica. Pur essendo comunemente differenti sono simili per vari motivi:

      1) Molte volte elaborano gli stessi dati.
      2) I metodi extra-contabili possono essere applicati a varie rilevazioni le quali come risultanza possono essere ricondotti a metodi contabili. Per esempio, la tabella a doppia entrata a un metodo contabile (mette in evidenza due variabili, come reddito totale e fenomeni di gestione dell'esercizio).
      3) Usano entrambi il conto nelle rilevazioni.

        ------> Comunemente metodi contabili vengono applicati alla rilevazione sistematica di fatti amministrativi di gestione. Generalmente si tende a cercare una differenza tra metodo e sistema.
        Il metodo riguarda la forma, l'ordine e il collegamento delle scritture, ci dà le norme sul funzionamento del conto. Il metodo è uno strumento di ricerca e di rappresentazione di date conoscenze, che per essere efficace debbono essere studiate in relazione ad un oggetto di ricerca, rilevazione e rappresentazione.
        Il sistema, invece, riguarda l'oggetto (proprio in merito all'oggetto del sistema, si impiegare un sistema che sia adattato allo scopo e al fine per il quale ci si propone di impiegare queste rilevazioni quantitative) di questo e l'estensione della forma, dell'ordine e del collegamento. L'oggetto deve essere costituito da parti interdipendenti. Il sistema è un insieme di problemi di rappresentazione e di informazioni bene o male risolti.
        La forma è fondata su convenzioni non aventi di per sè carattere di necessità logica, tanto che potrebbe essere facilmente mutata.
        L'ordine riguarda i criteri di classificazione e di coordinamento delle varie relative operazioni contabili.
        Il collegamento riguarda il nesso e i richiami tra scritture e diversi conti.

        --->(Metodo contabile) Sono metodi di osservazione e di studio dei fenomeni economico-aziendali. I metodi contabili, in particolare quello della PD, si adattano ad oggetti complessi di scritture e riesce di particolare efficacia nella rilevazione quantitativa dei fenomeni di gestione. Con tali rilevazioni, solo quando vi sono determinati oggetti (come RdE, costi di produzione, etc.) è possibile giudicare con fondamento il conveniente impiego dei metodi contabili.

        --->(Metodo extra-contabile: metodi statistici) Le rilevazioni statistiche si distinguono in interne ed esterne. Sono interne quelle riguardanti direttamente la gestione e l'organizzazione dell'azienda considerata. Sono esterne quelle concernenti il mercato, la situazione e l'attività delle altre aziende.
        Tra i più comuni oggetti di statistiche interne, vi sono i costi di prodotto nelle loro varie e astratte configurazioni (come rendimenti dei fattori produttivi, produttività, etc.). Possono rilevare relativamente alle vendite l'andamento delle vendite concluse e gli ordini arrivati e altro ancora (statistiche interne).
        Le statistiche esterne sono da considerarsi fenomeni di mercato come gli andamenti delle vendite e dei prezzi. Tali metodi vengono studiati in astratto dalla metodologia statistica.

    (4) Interpretazioni, rilevazioni delle quantità
    Le rilevazioni quantitative d'azienda sono in concreto sollecitate da scopi operativi svariati, che fanno sentire il bisogno di certe conoscenze intorno ai fenomeni di gestione e di organizzazione. L'intera rilevazione può riguardare l'intera gestione d'azienda, particolari reparti di produzione o operazioni di gestione. Riguardano anche fenomeni di ambiente esterno e specialmente il mercato (sbocco).
    Nel momento dell'interpretazione e rilevazione quantitativa dovremo quindi analizzare i vari risultati e riuscire a darne una giusta descrizione. Quindi, nel rilevare tali fenomeni occorrerà tener presente che essi hanno una funzione di "mezzo a fine", intendendo per fine le conoscenze cui si desidera pervenire.
    Nell'apprendimento di tali fenomeni, si dovrà anche vedere "come" si presentano articolati e "perchè" si presentano in tal modo, cercando di esaminare i logici fini conoscitivi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due gruppi principali di fenomeni amministrativi e di gestione?
  2. I fenomeni amministrativi e di gestione si distinguono in fenomeni amministrativi esterni, che riguardano gli scambi di beni tra l'azienda e terzi, e fenomeni amministrativi interni, che non rientrano nel primo gruppo.

  3. Qual è l'importanza della scelta dei fenomeni da rilevare?
  4. La scelta dei fenomeni è cruciale per rilevare correttamente i flussi di reddito. Sebbene i fenomeni esterni siano sufficienti per la rilevazione totale del reddito, i fenomeni interni contribuiscono alla determinazione del reddito complessivo e all'efficienza organizzativa.

  5. Come si distinguono le quantità da rilevare?
  6. Le quantità si distinguono in fisiche, misure, astratte e valori. Le quantità fisiche sono omogenee e certe, mentre i valori sono espressi in termini monetari e possono essere eterogenei. Le misure possono essere certe o stimate, e le quantità astratte non esistono come realtà oggettiva.

  7. Quali sono i metodi di rilevazione ed elaborazione quantitativa?
  8. I metodi di rilevazione ed elaborazione quantitativa si dividono in metodi contabili e metodi extra-contabili. I metodi contabili si basano su scritture e conti, mentre i metodi extra-contabili, come quelli statistici, analizzano la variabilità dei fenomeni.

  9. Qual è il ruolo delle interpretazioni nelle rilevazioni quantitative?
  10. Le interpretazioni nelle rilevazioni quantitative sono essenziali per analizzare e descrivere correttamente i risultati ottenuti. Esse aiutano a comprendere i fenomeni di gestione e organizzazione, nonché a raggiungere le conoscenze desiderate.

Domande e risposte