Concetti Chiave
- I Governi nazionali mantengono la competenza sulla politica fiscale, ma devono rispettare vincoli derivanti dall'integrazione economica europea.
- I Trattati comunitari impongono ai Paesi dell'eurozona di mantenere l'equilibrio dei conti pubblici per prevenire disavanzi e instabilità economica.
- È necessaria un'armonizzazione dei sistemi tributari per evitare distorsioni della concorrenza e facilitare la libera circolazione nel mercato unico europeo.
- La finanza dell'Unione europea è strettamente connessa a quella degli Stati membri, attraverso risorse proprie come l'Iva e i dazi doganali.
- Le risorse finanziarie dell'Unione sono utilizzate per sostenere le politiche comuni e raggiungere obiettivi condivisi tra gli Stati membri.
La politica fiscale è di competenza dei Governi nazionali.
Ma è chiaro che anche in relazione alla politica fiscale l’appartenenza a una forma così stretta di integrazione economica comporta vincoli e necessità di coordinamento.
Gli aspetti principali sono tre:
- I vincoli alla politica di bilancio, in quanto per i Paesi che adottano la moneta unica i Trattati comunitari sanciscono l’impegno ad assicurare l’equilibrio dei conti pubblici e pongono limiti precisi alla possibilità di creare disavanzi.
- L’esigenza di armonizzazione dei sistemi tributari di tutti gli Stati membri dell’Unione europea; non si tratta di eliminare le differenze esistenti fra i sistemi tributari nazionali, ma di evitare che i differenti trattamenti fiscali previsti nei singoli Stati possano alterare le condizioni della concorrenza e ostacolare la circolazione delle merci, dei capitali e delle attività produttive nell’ambito del mercato unico.
- Il rapporto fra la finanza dell’Unione europea e quelle dei singoli Stati.
L’Unione europea svolge attività finanziaria mediante la gestione di risorse proprie per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche. Le risorse proprie sono mezzi versati dagli Stati membri al bilancio dell’Unione per contribuire alle spese comunitarie. Vi è uno stretto rapporto fra la finanza dell’Unione e la finanza degli Stati membri, in quanto le risorse dell’Unione provengono dal gettito di tributi applicati dagli Stati membri all’interno dei rispettivi territori. In particolare, vengono versati al bilancio dell’Unione una quota dell’Iva che gli Stati membri applicano nei confronti dei propri contribuenti e l’importo dei dazi doganali applicati dagli Stati membri sulle importazioni di merci extracomunitarie.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali vincoli alla politica di bilancio per i Paesi che adottano la moneta unica?
- Perché è necessaria l'armonizzazione dei sistemi tributari nell'Unione europea?
- Come si relazionano le finanze dell'Unione europea con quelle dei singoli Stati membri?
I Trattati comunitari impongono l'equilibrio dei conti pubblici e limitano la creazione di disavanzi, evidenziando l'interdipendenza economica tra gli Stati membri e la necessità di regole rigorose per garantire la stabilità finanziaria dell'area europea.
L'armonizzazione è necessaria per evitare che le differenze nei trattamenti fiscali alterino la concorrenza e ostacolino la circolazione di merci, capitali e attività produttive nel mercato unico.
Le finanze dell'Unione dipendono dalle risorse proprie versate dagli Stati membri, come una quota dell'Iva e i dazi doganali, che contribuiscono al bilancio comunitario per sostenere le spese dell'Unione.