Concetti Chiave
- I costi aziendali sono classificati in quattro livelli: costo primo, costo industriale, costo complessivo e costo economico-tecnico, dove ogni livello include il precedente più elementi aggiuntivi.
- Il costo primo comprende i costi speciali di prodotto come la manodopera diretta e le materie prime, mentre il costo industriale include anche i costi per una produzione efficace.
- Il costo complessivo aggiunge ai costi industriali i costi amministrativi, commerciali e di distribuzione, spesso includendo anche costi finanziari e fiscali.
- Il costo economico-tecnico è una stima che include gli oneri figurativi come lo stipendio direzionale stimato e il capitale di rischio.
- L'imputazione dei costi è cruciale per determinare il prezzo di vendita nelle lavorazioni su commessa, mentre nei lavori a lotti si ottiene un costo medio di lotto, non di prodotto singolo.
La prima classificazione relativa ai costi aziendali è la configurazione generale dei costi basata su quattro livelli:
1) Costo primo;
2) Costo industriale;
3) Costo complessivo;
4) Costo economico-tecnico.
È una classificazione a cascata dove ogni costo comprende il precedente più alcuni elementi aggiunti.
Il costo primo è la somma dei costi speciali di prodotto (manodopera diretta, materie prime, ecc.).
Il costo industriale è la somma del costo primo più tutti i costi di natura industriale sostenuti per una produzione efficiente ed efficace.
Il costo complessivo è la somma del costo industriale più tutti i costi amministrativi, commerciali, e di distribuzione.
Spesso viene considerato all’interno di questo costo anche il complesso dei costi finanziari e fiscali da molti intesi facenti parte del settore produttivo.
Il costo economico-tecnico è fortemente stimato perché dato dal costo complessivo più gli oneri figurativi.
Gli oneri figurativi non sono un costo certo ma la stima dello stipendio direzionale dei soci dell’impresa, dal tasso di capitale di rischio e di qualsiasi elemento accessorio che l’impresa vuole fittiziamente remunerare.
Mentre per il costo primo l’imputazione è diretta, quando non ho bisogno di calcoli per gli altri costi dovrò imputare indirettamente al costo del prodotto utilizzando criteri d’imputazione. Questi criteri dovranno essere il più possibile collegati al costo da ripartire. Nel caso non trovassi un criterio d’imputazione adeguato utilizzo come base di riparto il costo primo. I criteri di riparto possono essere indifferentemente a quantità o a valore. Posso ripartire un costo comune in base al numero di ore di manodopera (a quantità) oppure in base al costo di manodopera (a valore).
L’imputazione dei costi è più importante nelle lavorazioni per commessa che in quelle a lotti. Chi lavora su commessa deve determinare il costo dei singoli beni (le commesse) che possono essere tra loro diversi. L’imputazione in questo caso è indispensabile per fissare il prezzo di vendita di ciascun commessa.
Invece un lavoro a lotti è una produzione in serie formate da prodotti della stessa tipologia ma qualitativamente diversi.
Nella produzione per processo cioè a flusso continuo l’imputazione avviene per centro di costo o reparto.
Bisogna tener conto che se si localizzano i costi riferendoli ai centri di costo o reparti avremo i centri produttivi dove effettivamente si trasforma fisicamente il prodotto, i centri ausiliari che forniscono servizi ai centri produttivi (esempio reparto di manutenzione) e centri funzionali che servono per l’attività dell’impresa ma non sono collegati alla produzione (commerciali e amministrativi).

Nella contabilità a costi pieni (full costing) posso considerare un’impresa che non lavora su commessa ma per lotti di produzione oppure per processi di produzione. In entrambi i casi la metodologia di calcolo è molto simile a quella già vista, cioè si imputa al processo o al lotto con criteri di imputazione diversi, si ribaltano tutti i costi di reparto o dei centri funzionali e ausiliari sul costo del processo e lotto. Nel caso si trattasse di lotti però al termine del calcolo ottengo un costo medio di lotto non di prodotto. Per ottenere quest’ultimo dovrò stimare quanti prodotti singoli sono realizzati in ciascun lotto e dividere il costo complessivo.
Se invece si tratta di processi di lavorazione, questi sono spesso produzioni in serie a flusso continuo quindi al termine dei calcoli avrò il costo complessivo del processo (o centro di produzione) a, b, c, … all’interno, i volumi di produzione saranno dati da prodotti completamente ultimati e da prodotti in corso di lavorazione che saranno valutati in base ad un coefficiente di completamento. Il numero di prodotti per ciascun processo sarà dato da:
Unità prodotte completate
+ Prodotti in corso del periodo x coeff di completamento
- Prod in corso del per preced x coeff di completamento
Basterà dividere il costo complessivo di processo per il numero di prodotti per ottenere il costo medio di prodotto.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra il costo primo e il costo industriale?
- Come si determina il costo complessivo?
- Cosa sono gli oneri figurativi nel costo economico-tecnico?
- Qual è l'importanza dell'imputazione dei costi nelle lavorazioni per commessa?
- Come si calcola il costo medio di prodotto nella produzione per lotti?
Il costo primo è la somma dei costi speciali di prodotto come manodopera diretta e materie prime, mentre il costo industriale include il costo primo più tutti i costi industriali necessari per una produzione efficiente ed efficace.
Il costo complessivo è calcolato sommando il costo industriale con tutti i costi amministrativi, commerciali, di distribuzione, e spesso anche i costi finanziari e fiscali.
Gli oneri figurativi sono stime di costi non certi, come lo stipendio direzionale dei soci e il tasso di capitale di rischio, che l'impresa decide di remunerare fittiziamente.
L'imputazione dei costi è cruciale nelle lavorazioni per commessa per determinare il costo dei singoli beni e fissare il prezzo di vendita di ciascuna commessa.
Nella produzione per lotti, il costo medio di prodotto si ottiene dividendo il costo complessivo del lotto per il numero di prodotti singoli realizzati in ciascun lotto.