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Concetti Chiave

  • I costi di produzione includono sia i costi contabili che quelli economici, comprendendo i costi opportunità delle risorse impiegate.
  • I costi fissi restano invariati indipendentemente dalla quantità prodotta, mentre i costi variabili cambiano in base alla produzione.
  • Il costo medio per unità diminuisce con l'aumento della produzione, mentre il costo marginale rappresenta il costo di produrre un'unità aggiuntiva.
  • L'elasticità dell'offerta misura la reattività della quantità offerta rispetto al cambiamento di prezzo, variando da perfettamente rigida a altamente elastica.
  • Il punto di pareggio è il livello di vendita necessario per equilibrare i costi totali, raggiungendo un equilibrio tra costi e ricavi.

Costi dell'impresa

I costi di produzione sono i sacrifici che deve fare l'impresa per procurarsi i fattori produttivi, questi comprendono anche i costi opportunità.

Il costo opportunità il costo del fattore impiegato nel ciclo produttivo dato da l'opportunità perduta per non avere utilizzato nel miglior modo possibile.

I fattori produttivi possono essere procurati da terzi, qui il costo coincide con la somma pagata, o di proprietà dell'impresa, è presente il costo figurativo.

Il costo di produzione può essere contabile pure economico. il costo di produzione contabile è l'insieme dei costi sostenuti dall'impresa. il costo di produzione economico comprende anche il costo opportunità.

I costi sociali derivano dai danni che provoca l'impresa alla collettività o ad un singolo individuo. le conseguenze negative che derivano dall' impresa vengono chiamate esternalità negative. l'impresa è tenuta a pagare solo se c'è l'intervento dello stato.

I costi fissi non variano al variare della quantità prodotta e devono essere sostenuti anche se l'impresa non produce nulla.
L'ammortamento è l'accantonamento di quote annuale calcolate tenendo conto del tempo di invecchiamento e del prezzo dell'impianto futuro. l'incidenza del costo fisso per unità di prodotto varia con l'aumentare della produzione. gli impianti possono essere sottodimensionati o sovradimensionati.
L'outsourcing quando viene affidato a un fornitore esterno un processo organizzativo.
I costi variabili variano in funzione della quantità prodotta. il costo totale è la somma dei costi fissi e dei costi variabili.

Il costo medio è rapporto tra il costo totale è la quantità prodotta. il costo marginale è la variazione del costo totale nel momento in cui si aggiunge un unità di prodotto da produrre. il punto di fuga è quando il costo medio coincide con il costo marginale.

Il costo medio per ogni unità prodotta diminuisce al crescere dell'output prodotto.

L'ottimo tecnico si verifica quando i costi di produzione hanno il valore più basso. l'ottimo economico si verifica al raggiungimento del massimo profitto possibile. la legge dell'offerta dice che la quantità offerta è in funzione diretta del prezzo di vendita. l'elasticità dell'offerta è il rapporto tra la variazione percentuale dell'offerta e la variazione percentuale del prezzo.
Elasticità dell'offerta è neutra quando è uguale a 1, quindi le due variazioni percentuali sono uguali.
l'elasticità dell'offerta e rigida quando è minore di 1, quindi la variazione percentuale dell'offerta è minore della variazione percentuale del prezzo.
L'elasticità della offerta è elastica quando è maggiore di 1, quindi la variazione percentuale dell'offerta è maggiore della variazione percentuale del prezzo.
L'elasticità dell'offerta perfettamente rigida quando questa è uguale a zero.

Il punto di pareggio è la quantità di prodotto venduto necessario per coprire i costi

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra costo di produzione contabile e costo di produzione economico?
  2. Il costo di produzione contabile include solo i costi sostenuti dall'impresa, mentre il costo di produzione economico comprende anche il costo opportunità.

  3. Cosa sono i costi sociali e quando l'impresa è tenuta a pagarli?
  4. I costi sociali derivano dai danni che l'impresa provoca alla collettività o a singoli individui, noti come esternalità negative. L'impresa è tenuta a pagarli solo se interviene lo stato.

  5. Come si differenziano i costi fissi dai costi variabili?
  6. I costi fissi non variano con la quantità prodotta e devono essere sostenuti anche se l'impresa non produce nulla, mentre i costi variabili cambiano in funzione della quantità prodotta.

  7. Cosa indica l'elasticità dell'offerta e quali sono le sue tipologie?
  8. L'elasticità dell'offerta misura la reattività dell'offerta a variazioni di prezzo. Può essere neutra (uguale a 1), rigida (minore di 1), elastica (maggiore di 1) o perfettamente rigida (uguale a zero).

Domande e risposte