Concetti Chiave
- Le immobilizzazioni finanziarie comprendono partecipazioni non temporanee e prestiti a medio/lungo termine.
- Le partecipazioni possono essere un investimento finanziario o parte di un piano di integrazione aziendale.
- Le società controllate sono quelle con maggioranza dei voti, mentre le collegate sono influenzate notevolmente da un'altra società.
- L'integrazione verticale riduce la dipendenza esterna, mentre quella orizzontale penetra nuovi mercati.
- Partecipazioni in settori diversi rappresentano un investimento finanziario, non produttivo, generando dividendi per l'investitore.
Le immobilizzazioni finanziarie si suddividono in due categorie:
1. Partecipazioni non temporanee;
2. Prestiti a medio/lungo termine.
L’acquisizione di partecipazioni da parte di un’impresa può rispondere a due esigenze:
• L’investimento puramente finanziario di un eccesso di liquidità, che rientra nel patrimonio accessorio;
• L’impostazione di un piano di integrazione aziendale, che rientra invece negli investimenti di patrimonio produttivo.
È opportuno ricordare che sono considerate società controllate le società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti in assemblea ordinaria.
Sono considerate collegate le società sulle quali un’altra società esercita un’influenza notevole.
I piani di integrazioni rispondono a due necessità:
• Integrazione verticale: ridurre la dipendenza aziendale da economie esterne;
• Integrazione orizzontale: penetrare in nuovi mercati, e ridurre la concorrenza.
Per mezzo dell’integrazione verticale, l’impresa acquisisce il controllo o il collegamento di altre imprese che producono beni o servizi strettamente indispensabili per la sua attività produttiva oppure di imprese destinate delle sue stesse produzioni.
Con l’integrazione orizzontale si controllano o collegano altre imprese che operano nel medesimo settore e che fino a quel momento erano in concorrenza con l’azienda che le acquisisce.
Quando invece un’impresa acquisisce delle partecipazioni al solo scopo di investire in modo alternativo delle disponibilità che non trovano destinazione all’interno delle attività dell’impresa, allora la partecipazione diventa un puro investimento finanziario di patrimonio accessorio.
In questa ipotesi va fatta rientrare anche l’acquisizione del controllo o del collegamento di imprese che operano in settori completamente diversi da quello della controllante, la quale viene ad acquisire così i caratteri della vera e propria società finanziaria più che di un’azienda di produzione.
Le partecipazioni societarie determinano la maturazione per la partecipante di un dividendo o di una quota di utili.