DarioA06
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Concetti Chiave

  • L'economia centralizzata è caratterizzata dal controllo totale dello Stato, che possiede i mezzi di produzione e pianifica tutte le attività economiche, eliminando la proprietà privata e l'iniziativa economica individuale.
  • Questo sistema economico si è imposto nei paesi dell'Europa orientale nel XIX secolo, ispirato dalle teorie di Karl Marx, ed è stato predominante fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989.
  • L'economia di mercato o liberista si basa sulla libertà economica dei privati, con lo Stato che fornisce solo servizi pubblici essenziali, favorendo la proprietà privata e il libero scambio di beni e capitali.
  • Affermatosi in Inghilterra durante la rivoluzione industriale, il sistema liberista permette agli imprenditori di decidere liberamente cosa e quanto produrre, e stabilire i prezzi attraverso il libero mercato.
  • Nonostante i vantaggi della libertà economica, la crisi del 1929 ha dimostrato la necessità dell'intervento statale in situazioni di squilibrio economico come inflazione e recessione.

Indice

  1. Economia centralizzata
  2. Economia di mercato o liberista

Economia centralizzata

Tale sistema si basa sul totale controllo dell'economia da parte dello Stato che è l'unico operatore economico, proprietario dei mezzi di produzione (macchinari, stabilimenti, impianti), in grado di programmare e pianificare ogni attività economica sulla base delle risorse disponibili. Questo sistema economico ispirato alle teorie di KARL MARX si afferma nei Paesi dell'Europa orientale nel corso del XIX secolo e in particolare nell'ex Unione Sovietica e degli altri stati socialisti, come Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria.
Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 la situazione cambia, il modello collettivista viene abbandonato per cedere il passo ad un'economia liberista.

Il sistema collettivista si caratterizza per i seguenti aspetti fondamentali: - Abolizione della proprietà privata, condizione unica e necessaria per eliminare la distinzione tra le classi sociali.
-Abolizione dell'iniziativa economica privata; tutte le attività economiche sono gestite e controllate dallo Stato; a nessun privato è concesso intraprendere un'impresa.
- Proprietà pubblica dei mezzi di produzione, concentrati nelle mani dello Stato - Pianificazione della produzione, nel senso che le decisioni sui consumi, sui prezzi, sugli investimenti sono prese dallo Stato che le impone agli altri operatori economici (imprese e famiglia)

Economia di mercato o liberista

Si fonda sulla piena libertà dei privati, lo Stato non interviene in ambito economico, ma si limita a garantire ai cittadini i soli servizi pubblici. Perciò viene detta anche economia del ‘’laissez fair’’.
Ogni cittadino è proprietario del mezzi di produzione e decide liberamente i beni da produrre, la loro quantità e il loro prezzo di mercato. Tale sistema economico si afferma in Inghilterra durante la rivoluzione industriale e si diffonde fino ai primi anni del novecento in quasi tutti i paesi occidentali.
I caratteri fondamentali del sistema liberista sono:
- Libera iniziativa economica, secondo la quale ciascun imprenditore è libero di intraprendere qualsiasi attività economica, di decidere come e quanto produrre, di fare determinate scelte piuttosto che altre, al fine di massimizzare il proprio profitto - Libero scambio di bene e di capitali sia a livello nazionale che internazionale, senza barriere o dazi doganali in modo da consentire a uno stato di esportare i beni prodotti a bassi costi ed importare quelli la cui produzione interna risulterebbe troppo onerosa
- Proprietà privata dei mezzi di produzione da parte degli imprenditori
- Libero mercato nel quale i prezzi dei beni e dei servizi sono determinati dalle libere contrattazioni tra chi domanda il prodotto (consumatore)e chi lo offre (imprenditore). - Astensione dello Stato dalle attività produttive, poichè il suo compito è essenzialmente legato a coprire i costi dei servizi istituzionali Quest'ultima caratteristica purtroppo ha dimostrato la debolezza di tale sistema; i liberisti erano convinti che laddove nel sistema si creasse uno squilibrio tra domanda ed offerta la situazione di riequilibrio potesse automaticamente rigenerarsi senza alcun intervento da parte dello Stato. L'evento storico che evidenziò questa debolezza fu la grande crisi economica del 1929, o crollo di Wall Street, che richiese l'intervento dello Stato per tutelare e difendere le fasce più deboli, che erano state particolarmente colpite dalla recessione dell'epoca, dimostrando che laddove lo squilibrio nel mercato è legato a crisi congiunturali come inflazione, recessione, depressione, ecc è necessario l'intervento dello Stato per ripristinare l'equilibrio di mercato

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'economia centralizzata?
  2. L'economia centralizzata si basa sul controllo totale da parte dello Stato, che possiede i mezzi di produzione e pianifica ogni attività economica, abolendo la proprietà privata e l'iniziativa economica privata.

  3. Come si differenzia l'economia di mercato dall'economia centralizzata?
  4. L'economia di mercato si fonda sulla libertà dei privati, con proprietà privata dei mezzi di produzione e libero scambio, mentre lo Stato si limita a garantire i servizi pubblici, a differenza dell'economia centralizzata dove lo Stato controlla tutto.

  5. Quali eventi storici hanno influenzato il passaggio dall'economia centralizzata a quella di mercato?
  6. La caduta del muro di Berlino nel 1989 ha segnato l'abbandono del modello collettivista in favore di un'economia liberista nei paesi dell'Europa orientale.

  7. Quali sono le debolezze del sistema economico liberista evidenziate dalla storia?
  8. La grande crisi economica del 1929 ha dimostrato che il sistema liberista può fallire nel riequilibrare automaticamente domanda e offerta, richiedendo l'intervento dello Stato in situazioni di crisi come inflazione e recessione.

  9. Qual è il ruolo dello Stato nell'economia di mercato?
  10. Nell'economia di mercato, lo Stato si astiene dalle attività produttive e si limita a coprire i costi dei servizi istituzionali, lasciando ai privati la libertà di iniziativa economica.

Domande e risposte