Concetti Chiave
- I governi hanno storicamente trascurato il calcolo del valore del patrimonio naturale e il suo deprezzamento causato dall'inquinamento.
- Il reddito nazionale non considera il degrado ambientale, distorcendo la percezione del benessere economico di un paese.
- Interventi di riparazione ambientale paradossalmente aumentano il reddito nazionale, senza riflettere i veri costi ambientali.
- Alcuni paesi stanno cercando di correggere queste distorsioni introducendo metodi di valutazione che considerano il deprezzamento ambientale.
- La valutazione dell'impatto ambientale è diventata obbligatoria per progetti di investimento significativi, integrando i danni ambientali nell'analisi costi-benefici.
Il deprezzamento del patrimonio naturale
Dal secondo dopoguerra i Governi impegnano gli economisti in rilevazioni statistiche per misurare la crescita economica. Nessuno si è mai preoccupato invece di calcolare il valore del patrimonio naturale e il suo deprezzamento dovuto all'inquinamento. Si continua a pensare che, siccome le risorse naturali esistono gratuitamente, il loro consumo non è economicamente rilevante.Il reddito nazionale (Rn) dovrebbe misurare la ricchezza prodotta e utilizzata da un paese e, con essa, il livello del suo benessere. Ma nel calcolo del Rn il degrado ambientale non è minimamente preso in considerazione; paradossalmente, anzi, se si attuano interventi di riparazione dei danni provocati all'ambiente (costruzione di impianti di depurazione, pulizia dei fiumi ecc.) il valore del Rn ne risulta aumentato. Da alcuni anni si stanno comunque attuando in alcuni paesi tentativi di revisione dei sistemi di rilevazione dei valori economici, al fine di eliminare queste distorsioni, introducendo correttori relativi al deprezzamento del patrimonio naturale. In un'impresa nessuno fa un investimento senza averne prima calcolato la redditività. In genere questo studio di convenienza viene fatto senza misurarne le conseguenze ambientali. Gli economisti dicono che, così facendo, i costi relativi al danno ambientale vengono esternalizzati, cioè non vengono contabilizzati dall'impresa (che altrimenti li farebbe pagare al momento della vendita), e risultano pertanto addossati alla collettività. Il prezzo non riflette ancora il costo sociale di quella produzione, ma solo il costo privato contabilizzato.
Seguendo il suggerimento di alcuni organismi internazionali (per esempio la Banca mondiale), in molti paesi è stato introdotto recentemente l'obbligo di una valutazione dell'impatto ambientale su progetti di investimento di una certa dimensione, condotta secondo certi criteri standard, per misurare il valore monetario degli eventuali danni all'ambiente, e integrarlo nell'analisi tradizionale dei costi e dei benefici dell'investimento.