Concetti Chiave
- L'Irpef è un'imposta diretta sul reddito delle persone fisiche, applicabile sia ai residenti che ai non residenti con redditi in Italia.
- È un'imposta progressiva, il che significa che le aliquote aumentano con l'aumentare del reddito, secondo scaglioni definiti dal TUIR.
- Le aliquote Irpef attuali variano dal 23% al 43%, in base ai diversi scaglioni di reddito, come stabilito dall'articolo 11 del TUIR.
- Il pagamento dell'Irpef avviene tramite due acconti a giugno e novembre, con un eventuale saldo a giugno dell'anno successivo.
- Le detrazioni e deduzioni applicabili possono influenzare l'importo finale dovuto, da verificare con la presentazione dei redditi.
IRPEF
L'Irpef è l'imposta sul reddito delle persone fisiche, è un'imposta diretta sul reddito, infatti, sono soggetti passivi tutte le persone fisiche residenti o non residenti che hanno percepito un reddito in Italia nell'anno solare.
La legge base per capire l'Irpef è il DPR 917/1987 detto anche TUIR o testo unico delle imposte che delinea chiaramente tutti gli aspetti principali di questa imposta.
L'Irpef è un'imposta progressiva, la principale e colei che da un aspetto progressivo al prelievo fiscale in Italia come sancito dall'art.
E' progressiva perché, al crescere del reddito, crescono anche le aliquota dell'imposta.
Infatti, è un'imposta costruita a scaglioni. Ciò vuol dire che fino allo scattare dello scaglione si applica a quella somma l'aliquota relativa allo scaglione per un'unità aggiuntiva invece si passa all'aliquota dello scaglione successivo.
Ad oggi l'art. 11 del TUIR definisce le aliquote e gli scaglioni dell'Irpef:
a)fino a 15000 il 23%;
b)da 15000 a 28000 il 27%;
c)da 28000 a 550000 il 38%;
d)da 55000 a 750000 il 41%;
e)oltre 75000 il 43%.
Come si denota in questa tabella, le aliquote sono progressive al crescere del reddito. L'Irpef va versata a giugno e a novembre del periodo d'imposta tramite il versamento di due acconti e a giugno dell'anno successivo al periodo d'imposta con il versamento del saldo ove dovuto. Infatti, poi tramite la presentazione dei redditi si vedrà se gli acconti sono stati sufficienti o insufficienti, anche apportando le relative detrazioni o deduzioni che non possono essere calcolate negli acconti.