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Concetti Chiave

  • I costi possono essere classificati in base al grado di autonomia del soggetto: controllabili e non controllabili.
  • Esistono diverse configurazioni di costo per le imprese, tra cui costo primo, costo industriale, e costo economico-tecnico.
  • Il costo medio, differenziale e marginale aiutano a comprendere l'andamento dei costi in relazione alla produzione.
  • I costi possono essere fissi, variabili o semifissi, influenzando come l'azienda gestisce la produzione.
  • I costi si distinguono in diretti e indiretti, in base alla modalità di attribuzione, e in tecnici, discrezionali e vincolati secondo la programmazione.
In questo appunto di economia vengono descritti i costi, con descrizione di quali siano i costi in economia, la loro classificazione in base al grado di autonomia del soggetto, in base al loro grado di controllo; esistono anche tipi di costi che non sono controllabili. Si esaminano i costi delle varie tipologie di azienda, come i costi delle aziende commerciali e non solo.

Indice

  1. La classificazione dei costi
  2. Configurazione dei costi

La classificazione dei costi

I costi possono essere classificati anche in base al grado di autonomia del soggetto, e pertanto potremo avere:
  1. costi controllabili, in cui il soggetto può decidere il loro ammontare;
  2. costi non controllabili, in cui il soggetto non ha potere decisionale sul loro ammontare.

Il costo medio è il rapporto tra il totale dei costi sostenuti in un certo periodo di tempo per lo svolgimento del processo produttivo e il numero di prodotti ottenuti nello stesso periodo.

Il costo differenziale rappresenta l’incremento del costo che bisogna sostenere all’aumentare della quantità prodotta.

Il costo marginale indica l’aumento del costo per variazioni minime della quantità prodotta.

Configurazione dei costi

Le possibili configurazioni di costo per le imprese industriali sono:
  • costo primo, che è dato dalla somma dei costi speciali imputabili direttamente al prodotto;
  • costo industriale, che si ottiene aggiungendo al costo primo una quota di costi di produzione;
  • costo complessivo, che si ottiene aggiungendo al costo industriale quote di costi di amministrazione e costi commerciali;
  • costo economico-tecnico, che si ottiene aggiungendo al costo complessivo i costi figurativi.

Classificazione dei costi articolo

Le possibili configurazioni di costo per le aziende commerciali sono:

  • costo primo, che rappresenta la somma dei costi di acquisto delle merci, degli imballaggi e della mano d’opera;
  • costo complessivo, che si ottiene aggiungendo al costo primo quote di costi di natura commerciale;
  • costo economico-tecnico, che si ottiene aggiungendo al costo complessivo i costi figurativi.

In base al volume della produzione, i costi possono essere:

  1. costi fissi, che non variano al variare della produzione fino ad un certo livello della stessa (canone);
  2. costi variabili, che variano al variare della produzione (materie prime);
  3. costi semifissi o semivariabili, costituiti da una parte variabile e una parte fissa.

Se si vuole misurare in modo oggettivo i fattori produttivi, possiamo distinguere:

  • costi speciali, utilizzati per produrre un oggetto; essi si misurano in maniera oggettiva (5 kg di ferro);
  • costi comuni, che si riferiscono a più oggetti, utilizzati per produrre un determinato bene.

In base alla modalità con la quale i costi elementari possono essere attribuiti, distinguiamo:

  • costi diretti, i quali possono essere attribuiti in modo diretto o indiretto per ripartizione;
  • costi indiretti, che sono attribuibili solo in modo diretto per ripartizione.

Infine, secondo la modalità di programmazione, troviamo:

  • costi tecnici, i quali possono essere determinati in maniera preventiva;
  • costi discrezionali, che sono programmabili soggettivamente dall’azienda in base al loro scopo;
  • costi vincolati, che derivano da decisioni prese nel passato e non possono essere modificati.
Classificazione dei costi articolo

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali classificazioni dei costi in economia?
  2. I costi in economia possono essere classificati in base al grado di autonomia del soggetto (costi controllabili e non controllabili), al volume della produzione (costi fissi, variabili, semifissi), e alla modalità di attribuzione (costi diretti e indiretti).

  3. Come si configurano i costi nelle imprese industriali?
  4. Nelle imprese industriali, i costi si configurano come costo primo, costo industriale, costo complessivo e costo economico-tecnico, ognuno aggiungendo specifiche quote di costi.

  5. Qual è la differenza tra costo medio, costo differenziale e costo marginale?
  6. Il costo medio è il rapporto tra il totale dei costi e il numero di prodotti ottenuti; il costo differenziale rappresenta l'incremento del costo con l'aumento della produzione; il costo marginale indica l'aumento del costo per variazioni minime della quantità prodotta.

  7. Quali sono le configurazioni di costo per le aziende commerciali?
  8. Le configurazioni di costo per le aziende commerciali includono il costo primo, il costo complessivo e il costo economico-tecnico, ciascuno con l'aggiunta di specifiche quote di costi commerciali e figurativi.

Domande e risposte