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Concetti Chiave

  • Le aziende possono essere classificate in base al fine, autonomia gestionale, divisione e natura giuridica.
  • Le aziende di produzione trasformano beni e servizi per ottenere un guadagno, suddividendosi in dirette e indirette.
  • Le aziende di produzione dirette trasformano materialmente i beni, mentre le indirette agiscono su spazio e tempo.
  • In base al settore, le aziende di produzione si dividono in primario, secondario, terziario e quaternario.
  • Le aziende di consumo mirano a soddisfare i bisogni umani, ricavando beni da lavoro, contribuzioni o patrimonio.

La classificazione delle aziende secondo il fine

Le aziende possono essere classificate secondo diversi criteri: il fine, l'autonomia gestionale, la divisione e la natura giuridica del soggetto.

In base al fine le aziende si distinguono in:
-aziende di produzione: questo tipo di azienda attua una trasformazione economica-tecnica di beni e servizi da poi porre sul mercato in cambio di un compenso monetario, così da conseguire un guadagno (differenza fra il ricavo e i costi).
Le aziende di produzione vengono inoltre divise in:

    -azienda diretta: attuano una trasformazione materiale sul bene, partendo dalla materia prima e finendo il ciclo produttivo con un semi-lavorato o col prodotto finito;
    -azienda indiretta: non attuano una trasformazione materiale sul bene, ma nello spazio e nel tempo (un esempio sono le aziende di trasporti).

    Le aziende di produzione possono anche essere divise in base al settore su cui operano:
    -primario: agricoltura e allevamento;
    -secondario: industrie e estrazioni minerarie;
    -terziario: servizi;
    -quaternario: nuove tecnologie.

-aziende di consumo (o erogazione): questo tipo di aziende hanno come fine il soddisfacimento dei bisogni umani dei soggetti di cui sono composte.
Le fonti da cui esse ricavano beni e servizi possono essere il lavoro, le contribuzioni o un patrimonio.

Domande e risposte