Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I costi delle imprese si dividono in fissi, indipendenti dalla produzione, e variabili, che dipendono dal volume produttivo.
  • I costi totali seguono un andamento speculare ai rendimenti, con incrementi inizialmente meno che proporzionali e poi più che proporzionali.
  • Espansioni della produzione richiedono costi crescenti, poiché i rendimenti dei fattori sono prima crescenti e poi decrescenti.
  • I costi marginali aumentano con la produzione, dato che ogni quantità aggiuntiva di prodotto costa di più da realizzare.
  • I costi variabili crescono in modo non uniforme, inizialmente meno che proporzionali e poi più che proporzionali, riflettendo i rendimenti decrescenti dei fattori.

L'andamento delle curve di costo

Per poter produrre le imprese debbono sostenere dei costi. Tali costi possono essere fissi, cioè indipendenti dalle quantità prodotte, oppure variabili, cioè dipendenti dal volume della produzione.
Poiché i rendimenti dei fattori produttivi sono prima crescenti e poi decrescenti, i costi totali delle imprese seguono un'evoluzione speculare caratterizzata da un incremento dapprima meno che proporzionale e poi più che proporzionale.
Ciò è dovuto al fatto che se l'impiego aggiuntivo di fattori, sempre remunerati allo stesso prezzo, consente a un certo punto di ottenere quantità di prodotto via via minori, espansioni continue della produzione possono avvenire solo a costi sempre più elevati.

Le leggi dei rendimenti produttivi esistenti implicano dunque che, al di là di un fase iniziale favorevole, i costi marginali delle imprese, ovvero i costi sostenuti per produrre quantità aggiuntive di beni, sono crescenti.

Consideriamo ora la rappresentazione grafica delle curve dei costi dell'impresa. I costi fissi, come abbiamo visto, sono indipendenti dal volume di produzione realizzato: essi possono dunque essere rappresentati da una retta parallela all'asse delle ascisse.
L'ammontare dei costi variabili, invece, dipende dalla quantità realizzata ed è crescente con essa, nel senso che per produrre di più bisogna sostenere costi sempre più elevati. L'andamento della curva dei costi variabili non è però uniforme. Come abbiamo imparato, infatti, i rendimenti dei fattori inizialmente sono crescenti, ma poi decrescenti; ne consegue che, all'aumentare della quantità prodotta, i costi variabili presentano dapprima una crescita meno che proporzionale e poi più che proporzionale.

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