Concetti Chiave
- Il factoring è un contratto atipico in cui un imprenditore trasferisce i crediti commerciali a una società (factor) in cambio di una commissione e interessi.
- Coinvolge tre soggetti: il creditore (cede i crediti), il debitore (paga al factor) e il factor (gestisce e riscuote i crediti).
- Le condizioni di cessione dei crediti possono essere pro-solvendo (nessun rischio per il factor) o pro-soluto (factor assume il rischio di insolvenza).
- Esistono due tipi di factoring: cash factoring (accredito immediato) e maturity factoring (accredito alla scadenza, con servizi aggiuntivi).
- I costi del factoring includono interessi, rimborsi per spese varie e commissioni, che variano tra lo 0.75% e il 3% dei crediti ceduti.
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1 creditore: cede i suoi crediti al factor;
2 debitore: dovrà pagare al factor alla scadenza;
3 factor: provvede gestione dei creiditi e alla loro riscossione.
Il creditore cede al factor i crediti con 2 condizioni:
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1 pro-solvendo: il factor non si assume nessun rischio nel caso in cui il debitore non paga alla scadenza;
2 pro-soluto: il factor si assume il rischio se il debitore risulta insolvente.
Esistono due tipi di factoring:
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1 cash factoring: è un accredito immediato dell'importo dei crediti da parte del factor. Il creditore riesce a smobilizzare il credito e si realizza una operazione finanziaria;
2 maturity factoring: è un accredito dell'importo dei crediti solo alla scadenza degli stessi, non è una operazione finanziaria ma è una serie di servizi che vengono offerti al creditore.
Per quanto concerne i costi l'operazione di factoring prevede:
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1 interessi: vengono calcolati sulle somme anticipate dal factor al creditore;
2 i rimborsi per spese varie;
3 le commissioni: calcolate sui crediti ceduti e in relazione al credito e rischiosità dello stesso (vanno dal 0.75% al 3%).