Concetti Chiave
- Il contrasto Chiaro-Scuro gioca un ruolo cruciale nella percezione visiva, influenzando come un colore appare su diversi sfondi basati sulla polarità di luce e buio.
- Il contrasto Freddo-Caldo si basa su una scala cromatica che va dal blu-verde al rosso-arancio, evidenziando la polarità tra tonalità calde e fredde.
- Il contrasto Simultaneo riguarda la percezione interna del colore complementare non presente fisicamente, dimostrando l'importanza della complementarità cromatica.
- Il contrasto Quantità si riferisce all'equilibrio tra l'intensità del colore e le dimensioni del campo colorato, per evitare che un colore prevalga sugli altri.
- Il contrasto Complementare coinvolge coppie di colori che, quando combinati, producono il grigio-nero, ma giustapposti raggiungono la massima luminosità.
Tipi di contrasti utilizzati per alterare lo spazio
Contrasto Chiaro-Scuro: La polarità nei colori. Luce e buio, chiaro e scuro, in quanto contrasti polari, sono di fondamentale importanza per la vita dell’uomo e della natura.
La visione di una figura colorata su di uno sfondo è sempre influenzata dalla natura del colore di fondo, soprattutto quando c’è una differenza di chiarezza tra il colore della figura e quello del fondo: il colore della figura risulterà più chiaro se il fondo è più scuro e più scuro in caso contrario. Osservando lo stesso colore su fondi diversi lo stesso colore ci apparirà di chiarezze diverse
Contrasto Freddo-Caldo: Dal disco cromatico risulta che il giallo è il colore più chiaro mentre il viola è più scuro cioè tra questi due colori esiste il più forte contrasto di chiaro scuro. A destra e a sinistra dell’asse giallo-viola ci sono il rosso-arancio e il verde-blu, cioè le due polarità del contrasto di freddo-caldo. Il rosso-arancio o il rosso di Saturno è il colore più caldo, il verde-blu o ossido di manganese il più freddo. Se si vuole raggiungere un contrasto antitetico, ovvero la massima polarità di freddo e caldo, è necessario formare una scala di gradazioni cromatiche che vada dal blu-verde fino al rosso-arancio passando per il blu, il blu-viola, il viola, il rosso-viola, il rosso. Naturalmente, in questa vasta gamma cromatica, si possono usare più o meno gradazioni intermedie. La gamma di contrasti di caldo e freddo che va dal giallo al rosso-arancio è utile solo se i colori hanno lo stesso grado di luminosità del giallo, altrimenti prevalgono i contrasti chiaro scurali. La bellezza di queste modulazioni viene in piena luce solo quando sono assenti le opposizioni di tonalità.
Contrasto Simultaneo: Contrasto di simultaneità è il fenomeno per cui il nostro occhio, sottoposto a un dato colore, ne esige contemporaneamente, cioè simultaneamente, il complementare e, non ricevendolo, se lo rappresenta da sé.
Il fenomeno prova che per l’armonia cromatica è essenziale il rispetto della legge dei complementari.
Il colore prodotto simultaneamente esiste solo nella percezione cromatica di chi guarda. Non esiste nella realtà esterna, come dimostra il fatto che non può essere fotografato.
Contrasto Qualità: Il contrasto di qualità è il contrasto fra colori intensi, luminosi e altri smorti, offuscati. I colori del prisma, prodotti per rifrazione della luce bianca, posseggono il massimo grado di saturazione e di luminosità. Anche fra le tinte a base di pigmenti abbiamo toni di elevatissima intensità.
I colori possono essere modificati o “tagliati” secondo quattro procedimenti diversi; e reagiscono al processo di offuscamento in maniera bene differenziata.
Contrasto Quantità
È l’opposizione di “molto e poco”, di “grande e piccolo”.
È la giustapposizione di vari colori in macchie più o meno larghe ma esiste un loro rapporto reciproco che sia esattamente equilibrato. Un rapporto tale cioè che nessun colore risalti più dell’altro. Due fattori determinano l’effetto di un colore: la sua intensità e, in secondo luogo, le dimensioni del campo colorato. Ogni colore possiede una diversa intensità o luminosità.
Contrasto Complementare: Si definiscono complementari 2 colori i cui pigmenti mischiati fra loro danno un grigio-nero neutro.
Dal punto di vista fisico si dicono complementari due luci colorate allora che la loro miscela dà una luce bianca.
I complementari costituiscono una coppia singolarissima.
Per quanto contrari, si richiamano reciprocamente: giustapposti raggiungono il loro massimo grado di luminosità, mescolati si annullano nel grigio. Di ogni colore non esiste che un complementare. Nel disco cromatico, i complementari risultano diametralmente opposti.
Contrasto Proporzionale: Semplificando i contrasti di proporzione: sono: grande/piccolo, lungo/corto, largo/stretto, spesso/sottile.
In arte le luci sono posizionate in modo da ottenere un effetto intenso ed espressivo. Noi vediamo i colori, ma i valori dal massimo scuro al punto più luminoso sono meglio leggibili in un immagine in bianco e nero.
Perché questi contrasti: Sono le tipologie di divergenze che si adattavano meglio alle distorsioni geometriche applicate su un cubo.
Sono Contrasti che li legano perfettamente alle armonie e perfezioni della struttura cubica.
Il loro rapporto di queste discordanze permette una agevolazione di uso e di percezione sia nelle scale cromatiche di RGB e CMYK.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del contrasto chiaro-scuro nella percezione dei colori?
- Come si ottiene un contrasto freddo-caldo antitetico?
- Cosa dimostra il contrasto simultaneo riguardo all'armonia cromatica?
- Quali sono i fattori che determinano l'effetto di un colore nel contrasto di quantità?
- Come si definiscono i colori complementari e qual è il loro effetto quando sono giustapposti o mescolati?
Il contrasto chiaro-scuro è fondamentale perché la visione di una figura colorata è influenzata dalla chiarezza del colore di fondo, rendendo la figura più chiara su uno sfondo scuro e viceversa.
Per ottenere un contrasto freddo-caldo antitetico, è necessario creare una scala di gradazioni cromatiche dal blu-verde al rosso-arancio, passando per vari colori intermedi.
Il contrasto simultaneo dimostra che per l'armonia cromatica è essenziale rispettare la legge dei complementari, poiché l'occhio richiede il colore complementare di quello osservato.
Nel contrasto di quantità, l'effetto di un colore è determinato dalla sua intensità e dalle dimensioni del campo colorato, con un equilibrio necessario tra i colori per evitare che uno prevalga sugli altri.
I colori complementari sono quelli che, mescolati, danno un grigio-nero neutro. Giustapposti, raggiungono il massimo grado di luminosità, mentre mescolati si annullano nel grigio.