Sistema NCS

Il sistema NCS

Nel 1917 il premio Nobel Ostwald, con la sua teoria cerca di conciliare da un lato l'esatta codifica di un colore e dall'altro cerca di creare delle armonie cromatiche attraverso semplici calcoli matematici. Divide la circonferenza massima in 24 intervalli e intendeva mediare tra la fedeltà dei dati di percezione e la calcolabilità delle miscele: da qui si sviluppa il sistema di riferimento natural Color system, NCS.

È un sistema di notazione cromatica, fondato sulla sintesi sottrattiva che nella versione a libro presenta migliaia di campioni di colori mobili a finiture lucide e opache. Rappresenta l'organizzazione spaziale dei colori naturali in una struttura simmetrica a forma di doppio cono. Il principio è quello di stabilire delle relazioni di similarità o differenze tra un qualsiasi colore di cui si vuole conoscere la posizione nello spazio cromatico, e i sei colori elementari, ovvero giallo, rosso, verde, blu, bianco e nero. All'interno del solido la luminosità è distribuita lungo l'asse verticale centrale, da nord a sud. Le tonalità pure e sature sono distribuite circolarmente intorno a giallo, blu, rosso e verde, considerati fondamentali nella visione umana.

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I sistemi cromatici che consentono di rappresentare parametri diversi su aspetti separati all'interno di uno spazio virtuale, la forma che ne deriva, che sia sferica o cilindrica, include tutti i colori del sistema. Ciò che accomuna queste forme è la visualizzazione di una simmetria rotazionale attorno a un asse centrale. L'asse rappresenta una scala acromatica di sfumature grigie che si trovano tra i due poli del bianco nero.