Concetti Chiave
- Marco Zanuso rivoluzionò il design delle poltrone italiane con l'introduzione di materiali innovativi come gomma piuma e nastricord, particolarmente nella Poltrona Lady del 1951.
- La Poltrona Martingala di Zanuso del 1954 abbandonò la tradizionale struttura in legno, puntando su un design con tondino metallico, influenzato dalla moda italiana dell'epoca.
- Osvaldo Borsani introdusse la Poltrona P 40 nel 1957, un design modulare e innovativo che poteva trasformarsi in chaise longue, vincendo il Compasso d'Oro per la sua versatilità.
- Pirelli, in collaborazione con designer come Pino Tovaglia, utilizzò il design per promuovere la gomma piuma, enfatizzando la flessibilità e la morbidezza del materiale.
- La sfida per i designer dell'epoca era trovare applicazioni innovative per la gomma piuma, un materiale senza una forma predefinita, che stimolava la creatività e l'ingegno.
Poltrone Italiane – Zanuso e Borsani
Un altro elemento fondamentale e significativo del design italiano nei primi anni cinquanta solo le poltrone, le più famose in particolare sono:-
• Marco Zanuso, Poltrona Lady, 1951; uno dei giovani architetti che diventò fondamentale anche nel campo del design, il suo talento venne immediatamente riconosciuto dall’azienda Arflex per produrre una poltrona innovativa dal punto di vista dei materiali e del sistema produttivo. Per quanto riguarda i materiali, vennero introdotti per la prima volta la gomma piuma e il nastricord, ossia strisce di gomma prodotte dalla storica Pirelli, che decise di aprire un filone produttivo specifico per l’arredo, dando appunto vita alla Arflex. Si chiese a Zanuso come si potesse applicare all’arredo la gomma piuma e il nastricord e lui si ispira a sedili di automobili, questa sedia in particolare era molto innovativa perché in tessuto rosso, molto azzardato, e con i piedini in metallo, interessante però è anche la tecnica di realizzazione: le sedute presentavano una struttura in legno e imbottitura in lana, quindi questa metodologia di produzione era estremamente moderna, al metallo viene successivamente avvolto il nastricord e intorno la gomma piuma e rivestita in tessuto].
• Marco Zanuso, Poltrona Martingala, 1954; sempre con la Arflex presenta un altro modello, allontanandosi completamente dalla tradizione dello scheletro di legno a favore del tondino metallico rivestito dal nastricord e dalla gomma piuma, a sua volta rivestita da un tessuto. Il nome dato alla poltrona venne ispirato dal mondo della moda italiano, che come il design, stava riconoscendo una fama internazionale, e fa riferimento all’arricciamento di tessuto che qui ritroviamo sul retro, dandole un carattere particolare.
• Osvaldo Borsani, Poltrona P 40, 1957; nasce dalla riconversione dell’azienda Borsani, riproposta con il nome Tecno, questa poltrona ha un sistema innovativo di diversi pezzi e ancora più efficiente: si può infatti inclinare fino a diventare una chaise longue, e rispondeva alle esigenze architettoniche moderne, quindi poteva essere utilizzata anche in spazi ridotti, per questo venne premiata con il compasso d’oro per la sua genialità ed è ancora in produzione oggi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della Poltrona Lady di Marco Zanuso nel design italiano?
- In che modo la Poltrona Martingala di Zanuso si differenzia dalla tradizione?
- Quali sono le caratteristiche innovative della Poltrona P 40 di Osvaldo Borsani?
- Come ha contribuito Pirelli alla diffusione della gomma piuma nel design?
La Poltrona Lady di Marco Zanuso, creata nel 1951, è fondamentale per il design italiano per l'uso innovativo di materiali come la gomma piuma e il nastricord, e per il suo sistema produttivo moderno, ispirato ai sedili delle automobili.
La Poltrona Martingala del 1954 si allontana dalla tradizione dello scheletro in legno, utilizzando un tondino metallico rivestito di nastricord e gomma piuma, con un design ispirato alla moda italiana.
La Poltrona P 40 di Osvaldo Borsani, creata nel 1957, è innovativa per il suo sistema di inclinazione che la trasforma in una chaise longue, rispondendo alle esigenze di spazi ridotti e guadagnando il compasso d'oro per la sua genialità.
Pirelli ha contribuito alla diffusione della gomma piuma collaborando con designer come Pino Tovaglia, che nel 1963 creò un manifesto che esaltava la morbidezza del materiale, stimolando l'immaginazione dei designer per nuovi usi.