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Concetti Chiave

  • Due approcci distinti al design si svilupparono durante l'esposizione di Londra: il filone artigianale guidato da Ruskin e Morris, e il filone industriale rappresentato da Cole e Dresser.
  • Il filone artigianale, sostenuto da Morris e Ruskin, puntava a valorizzare l'artigianato, limitando l'influenza della produzione industriale.
  • William Morris, figura chiave del movimento Arts & Crafts, era un imprenditore e riformatore sociale, influenzato dai preraffaelliti come Jones e Rossetti.
  • Morris si concentrava sul "prodotto bidimensionale", includendo coperte, cuscini, piastrelle e carta da parati, con particolare attenzione alla decorazione e ai materiali.
  • Morris rifiutò di visitare l'esposizione di Londra al Crystal Palace, criticando la preferenza per l'industria rispetto all'artigianato.

Morris - Stile e condizione storica

Durante l'esposizione di Londra, dal punto di vista del design, cominciarono a canalizzarsi due ordini e approcci diversi:
    • Filone artigianale o anti industriale: capitanato da Ruskin e Morris, ovviamente volevano valorizzare l'artigianato con l'idea di limitare la produzione industriale e quindi permettere di mostrare il talento dei nuovi architetti e designer.
    • Filone industriale: i cui esponenti sono Cole e Dresser, in realtà non volevano il dominio assoluto dell'industria, semplicemente ritenevano che potesse avere un effetto positivo, non andando ad adombrare completamente l'artigianato.

Per quanto riguarda il primo filone, Ruskin ebbe un grande impatto a livello teorico, è conosciuto infatti per i suoi saggi intitolati “Sette Lezioni dell’Architettura” e “Le Pietre di Venezia”, in cui sosteneva il valore dell'artigianato.

L'influenza maggiore però fu lasciata da William Morris con il movimento artigianale delle Arts & Crafts, lui era infatti un grande cultore che poteva classificarsi come imprenditore, ambientalista e riformatore sociale. William Morris aveva origini anglosassoni, nacque infatti Walthamstow nel 1834 da una famiglia benestante che gli permise di completare un ciclo di studi di grande livello, iscrivendosi infatti ad Oxford nella facoltà di architettura. Fondamentale per lui fu il contatto culturale con i preraffaelliti, in particolare Jones e Rossetti, grazie ai quali ebbe un primo approccio all'arte della pittura e della poesia. Forse proprio grazie a questo confronto, si allontanò dall'architettura favorendo invece maggiormente il mondo del design. Morris in particolare affermò di concentrarsi su quello che lui definisce il “prodotto bidimensionale”, che va ad includere coperte, cuscini, piastrelle e anche carta da parati. Si mostrò infatti particolarmente attento all'apparato decorativo, soffermandosi su una buona conoscenza dei materiali e delle tecniche di lavorazione. Ovviamente appare facile notare una chiara influenza con l'arte preraffaelita, nello specifico per quanto riguarda la decorazione. Si riscontrano infatti motivi zoomorfi e floreali molto simili, con un linguaggio curvilineo e naturale, mosso dalla convinzione che la decorazione potesse educare gli altri. Seguendo la sua filosofia in maniera assoluta, Morris si rifiutò categoricamente di visitare l'esposizione di Londra al Crystal Palace, in quanto riteneva che fosse stato privilegiato il settore industriale, invece che quello artigianale, di cui lui era un assiduo sostenitore.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i due principali filoni di design emersi durante l'esposizione di Londra?
  2. Durante l'esposizione di Londra, emersero due filoni di design: il filone artigianale o anti-industriale, guidato da Ruskin e Morris, che valorizzava l'artigianato e limitava la produzione industriale, e il filone industriale, rappresentato da Cole e Dresser, che vedeva l'industria come un'opportunità positiva senza oscurare l'artigianato.

  3. Qual è stato il contributo di William Morris al movimento delle Arts & Crafts?
  4. William Morris ha avuto un impatto significativo sul movimento delle Arts & Crafts, concentrandosi sul design di prodotti bidimensionali come coperte, cuscini, piastrelle e carta da parati, con un'attenzione particolare alla decorazione e ai materiali, influenzato dall'arte preraffaelita.

  5. Perché William Morris si rifiutò di visitare l'esposizione di Londra al Crystal Palace?
  6. William Morris si rifiutò di visitare l'esposizione di Londra al Crystal Palace perché riteneva che fosse stato dato troppo spazio al settore industriale a discapito di quello artigianale, che lui sosteneva con fervore.

Domande e risposte