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Concetti Chiave

  • William Morris, influenzato dai preraffaeliti, si dedicò al design artigianale opponendosi alla produzione industriale.
  • Fondò "Morris Marshall & Co.", collaborando con Burne Jones e Dante Rossetti, creando sedie artistiche come opposizione al gusto contemporaneo.
  • Morris perseguiva un'arte totale, creando ambienti decorativi complessi, ma spesso provocando caos stilistico per dimostrare il valore dell'artigianato.
  • Il movimento "Arte e artigianato", nato dai suoi seguaci, semplificò il suo stile, influenzando il movimento Art Nouveau in Europa.
  • La sala verde del Victoria and Albert Museum rappresenta il suo stile decorativo dettagliato e diversificato, un esempio di horror vacui.

Morris - Opere principali

William Morris era un architetto di origine inglese che, in particolare dopo il contatto con i preraffaeliti, si avvicinò al mondo del design e della decorazione, prediligendo l'artigianato all'industria. Collaborò ad esempio con gli esponenti preraffaeliti Burne Jones e Dante Rossetti, una serie di sedie e sempre con loro intraprese un'attività chiamata “Morris Marshall & Co.”. Queste sedute si opponevano al gusto contemporaneo proposto al Crystal Palace, proponevano infatti delle sedie il cui schienale rappresentava una sorta di tela artistica.
L'idea di Morris era quella di creare un tipo di arte per il popolo, anche se non riuscì a perseguire il suo obiettivo in quanto si dedicò alla realizzazione di oggetti di difficile comprensione e di completo artigianato, quindi erano spesso anche molto costosi. Probabilmente a causa di queste sue teorie particolari, si discostò dai colleghi preraffaeliti e avviò una carriera indipendente. Secondo Morris la forma era ugualmente importante rispetto alla decorazione, quindi perseguiva un ideale di opera d'arte totale nei suoi oggetti, offrendo ai propri commissionari un ambiente intero unito da diverse decorazioni. Questo però portava spesso ad un caos decorativo, in cui tutti i tessuti, dalla carta da parati al copriletto, avevano uno stile diverso, l'obiettivo era quello di dimostrare il grande valore dell'artigianato.

Secondo Morris infatti l'industria tendeva a realizzare opere uguali e uniformi, il cui valore artistico e decorativo era decisamente inferiore all'artigianato. Un esempio di questo stile è la sala verde del Victoria and Albert Museum, emblema di una sorta di horror vacui nelle decorazioni che si ripetono diversificandosi nelle lampade e nelle finestre.
Il suo stile venne raccolto verso la fine dell'Ottocento, quando alcuni suoi seguaci raccolsero il suo linguaggio incanalandolo in una serie di mostre che definirono “Arte e artigianato”, tra gli artisti più noti di questo movimento ci furono Mackmurdo, Ashbee e Crane. Il loro obiettivo era sì quello di valorizzare e far conoscere il linguaggio decorativo di Morris, ma anche quello di semplificarlo e diminuire l'eccesso, forse per renderlo più accessibile. Le Arts and Crafts ebbero poi una chiara valenza e influenza su un altro movimento europeo sorto negli stessi anni, ovvero l'Art Nouveau, che recuperava i motivi della natura ma unendoli all'essenzialità dello stile giapponese, facilmente reperibile grazie all'ondata di esotismo che travolse l'Europa.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale di William Morris nel suo approccio al design e all'artigianato?
  2. Morris mirava a creare un tipo di arte per il popolo, valorizzando l'artigianato rispetto all'industria, anche se i suoi oggetti erano spesso costosi e di difficile comprensione.

  3. In che modo Morris si discostò dai preraffaeliti e quale fu il risultato del suo approccio indipendente?
  4. Morris si discostò dai preraffaeliti a causa delle sue teorie particolari e avviò una carriera indipendente, perseguendo un ideale di opera d'arte totale che spesso portava a un caos decorativo.

  5. Quale fu l'influenza del movimento Arts and Crafts e come si collegò all'Art Nouveau?
  6. Il movimento Arts and Crafts, ispirato da Morris, influenzò l'Art Nouveau, che combinava motivi naturali con l'essenzialità dello stile giapponese, rendendo il linguaggio decorativo più accessibile.

Domande e risposte