Deutscher Werkbund – Esperienza di Peter Behrens

Deutscher Werkbund – Esperienza di Peter Behrens

La più significativa esperienza culturale dell’anteguerra fu la Deutscher Werkbund, fondata nel 1907 a Monaco, e a cui partecipò tutta la classe dirigente borghese tedesca. La sua fondazione si deve principalmente all’intervento dall’architetto Muthesius che, ispirato dal fenomeno Arts & Crafts e in collaborazione con il politico Noiman e l’imprenditore Schmidt, diede origine a questa nuova esperienza, con l’intenzione di risollevare il valore dei prodotti dell’architettura tedesca dell’inizio ‘900. Questa associazione promuoveva quello che viene conosciuto come “prodotti tipo”, ovvero forme assolute prese come riferimento dalle quali partire per una corretta progettazione di vari oggetti, al fine di mettere a fuoco la correttezza del prodotto, la decorazione avveniva in fase successiva e poteva essere diversificata, ma la base di partenza era sempre uguale.

Nel Werkund fu fondamentale l’esperienza della collaborazione tra l’architetto Peter Behrens e l’azienda AEG, lui è infatti comunemente considerato come il primo architetto ad aver pensato alla struttura della fabbrica come un problema architettonico, fornendo l’immagine della tipologia dell’industria. Behrens aveva in realtà iniziato la sua attività nel mondo della pittura e della grafica, fondando anche la secessione di Monaco, per poi interessarsi invece alle arti applicate disegnando oggetti come stoviglie nello stile classico rivisitato che stavano sperimentando anche gli austriaci e che viene riconosciuto con il nome di Jugendstil. Il contributo che dà alla AEG è significativo perché risulta anche come l’unico esempio concreto di Deutscher Werkbund di collaborazione tra progettisti e aziende, che era d’altronde l’obiettivo finale dell’esperienza del Werkund. All’inizio questa azienda che era già un colosso industriale produttore di elettrodomestici [Allgemeine Elektrivitäts-Gesellschaft, ossia Società Generale di Elettricità] e dal 1881 aveva acquisito i diritti di sfruttamento dei brevetti Edison per la produzione della lampadina ad incandescenza. Pur potendo contare sul prestigio della propria produzione, AEG comprese la necessità di caratterizzare i propri prodotti anche da un punto di vista estetico e quindi creare uno stile unitario che faciliti il compito distributivo e la comunicazione di tutta l’immagine grafica dell’azienda, per questo Behrens viene contattato infatti come consulente artistico. Il suo lavoro consisteva inizialmente nel coordinare la produzione di design, curandosi dell’estetica, lui decide di focalizzarsi su diverse tipologie di oggetti, spesso piccoli e di uso quotidiano, come i bollitori elettrici, stufe elettrici, umidificatori, ventilatori, orologi, quadri pulsanti per ascensori e lampade ad arco destinate all’arredo urbano. La parte ardua era proprio quella di mediare tra la forma estetica e le esigenze di un’efficiente organizzazione del processo lavorativo, quindi doveva avere il controllo dirigente di tutta la filiera fino al prodotto finito, qui si può chiaramente notare un concetto tipico dell’epoca e dettato dall’influenza industriale, ossia la standardizzazione delle parti componenti ma senza perdere di vista la variazione del prodotto.