-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Negli anni '60, le sedute innovative hanno ottenuto grande attenzione nel design italiano, con progetti audaci e di rottura con la tradizione.
  • La "Poltrona sacco" di Gatti, Paolini e Teodoro, prodotta da Zanotta nel 1968, simboleggia libertà e versatilità, divenendo iconica anche grazie alla televisione.
  • La "Seduta Pratòne" del Gruppo Strum (1971) rappresenta un pezzo storico del design, caratterizzato dall'uso di materiali poliuretanici e un approccio ludico.
  • La "Poltrona Blow" di De Pas, D’Urbino e Lomazzi, creata nel 1967, è il primo esempio di design industriale italiano accessibile e si basa su un'idea semplice e innovativa.
  • Queste sedute, nonostante la loro natura sperimentale, hanno trovato successo internazionale e sono diventate simboli del Pop Design italiano.

Design Italiano – Pratone, Superonda e Blow

Una categoria di prodotti che provocò la maggiore attenzione, sia a livello nazionale che mondiale, furono le sedute. Negli anni sessanta in particolare venne avviata la progettazione di sedute innovative e in alcuni casi azzardate:

    • Gatti, Paolini e Teodoro, “Poltrona sacco”, Zanotta, 1968: venne realizzata dall’azienda Zanotta, una delle più coinvolte nella realizzazione di pezzi di Pop Design, non erano infatti molte le aziende disposte a rischiare di mettere in produzione questi oggetti, la mentalità del tempo infatti non era predisposta alle novità e ai cambiamenti che travolgevano la tradizione. In questo caso infatti domina l’idea di libertà, è una seduta che si può mettere ovunque in quanto slegato da qualsiasi ambiente, la sua forma presenta infatti la particolarità di assomigliare ad un sacco riempito da polistirolo espanso, quindi la sua realizzazione è stata favorita dalla nuova materia plastica. Questa seduta in particolare divenne famosa grazie alla sua apparizione nella serie televisiva “Fracchia”, in cui Paolo Villaggio interpretava un impiegato impacciato che ogni volta che si ritrovava nell’ufficio del suo capo, si sedeva sulla poltrona sacco e puntualmente scivolava, cadendo sul pavimento.
    • Gruppo Strum, “Seduta Pratòne”, 1971; anche qui è difficile da definire come seduta, non è una poltrona ma neanche un divano, ma è diventato un pezzo storico del design italiano e ancora oggi è però apprezzato. Il gruppo che a realizzò, ovvero il gruppo Strum, era nato a Torino nel 1966 e anche in questo caso appariva fondamentale l’introduzione di materie poliuretaniche (simili alla gomma piuma ma più morbida) nel proprio stile di design, oltre che un approccio giocherelloso, ironico e ludico.
    • De Pas, D’Urbino, Lomazzi, [DDL] “Poltrona Blow”, Zanotta, 1967; ha inciso particolarmente sul concetto di serie illimitata di disegno industriale, è stata anche nominata come primo pezzo italiano di industrial design perché il prezzo era accessibile a tutti. In questo caso la progettazione è legata al trio di designer ancora oggi attivi, che hanno attutato una produzione molto semplice e ispirata anche da un’idea banale, nel senso che si erano immaginati di partire da un canotto tagliato a metà e piegato in due a formare la seduta, per poi aggiungere il poggia testa, quindi estremamente semplice: primo mezzo di pop design che ha avuto un successo enorme, anche decontestualizzato nell’ambiente domestico e non per forza nell’acqua. Si sono venduti moltissimi pezzi anche negli Stati Uniti e compare inoltre nel film “Il laureato” del 1967 con Dustin Hoffman.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della "Poltrona sacco" nel design italiano?
  2. La "Poltrona sacco" di Gatti, Paolini e Teodoro, realizzata da Zanotta nel 1968, è un simbolo di libertà e innovazione nel design italiano. La sua forma unica, simile a un sacco riempito di polistirolo espanso, ha sfidato le convenzioni tradizionali ed è diventata famosa grazie alla sua apparizione nella serie televisiva "Fracchia".

  3. Come si distingue la "Seduta Pratòne" nel panorama del design?
  4. La "Seduta Pratòne" del Gruppo Strum, creata nel 1971, è un pezzo storico del design italiano noto per il suo approccio giocoso e ironico. Non è facilmente classificabile come poltrona o divano, ma è apprezzata per l'uso innovativo di materiali poliuretanici e il suo stile ludico.

  5. Qual è il contributo della "Poltrona Blow" al design industriale?
  6. La "Poltrona Blow" di De Pas, D’Urbino e Lomazzi, prodotta da Zanotta nel 1967, ha rivoluzionato il concetto di design industriale con la sua produzione semplice e accessibile. Ispirata a un canotto tagliato e piegato, è stata il primo pezzo italiano di pop design a ottenere un successo internazionale, apparendo anche nel film "Il laureato".

  7. Quali materiali innovativi hanno influenzato il design delle sedute negli anni '60?
  8. Negli anni '60, l'introduzione di materiali plastici come il polistirolo espanso e le materie poliuretaniche ha permesso la creazione di sedute innovative e audaci, come la "Poltrona sacco" e la "Seduta Pratòne", che hanno sfidato le convenzioni tradizionali del design.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community