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Concetti Chiave

  • Negli anni Sessanta, la plastica diventa simbolo di modernità e democrazia nel consumo di massa, con designer come Joe Colombo, Vico Magistretti e Verner Panton che si distinguono.
  • Kartell emerge come azienda chiave, passando dal settore medicale all'arredamento, contribuendo alla diffusione dell'open space e del design modulare.
  • Gaetano Pesce rivoluziona il design con resine sintetiche, creando pezzi unici e sfumando i confini tra arte e produzione industriale.
  • I fratelli Castiglioni innovano il design con l'approccio "progetto alla Castiglioni", assemblando elementi ready made per creare oggetti dal forte impatto semantico.
  • Il design degli anni Sessanta riflette l'entusiasmo per l'esplorazione spaziale, influenzando l'estetica e il concetto di abitare attraverso forme futuristiche e materiali innovativi.

Design italiano - Anni Sessanta

Gli anni sessanta sono anche quelli del trionfo della plastica, sono due gli indirizzi principali del suo utilizzo: l’oggetto moderno democratico e disponibile per il consumo di massa e la sperimentazione protesa verso il grande evento che segnerà tutto l’immaginario del decennio, ossia il raggiungimento del suolo lunare. I tre designer che si contendono il primato sono Joe Colombo con l’Universale, Vico Magistretti con la Selene e Verner Panton con la S Chair, in Italia la sperimentazione segue lo sviluppo di aziende come la Kartell che intuisce che al settore medicale di cui si era sinora occupata, poteva essere affiancato quello dell’arredo. Gli anni sessanta sono dominati nell’immaginario collettivo dal sogno dell’allunaggio che, proprio alla fine del decennio, diventerà realtà: le immagini giunte dallo spazio mostrano sì il suolo lunare, ma soprattutto la piccola sfera luminosa del pianeta Terra. Il design di questi anni si concentra sull’idea di un interno dominato dall’open space dove è l’oggetto a identificare le funzioni dell’abitare e non più l’intera stanza, non si parla si poltrone e sedie ma sedute che assumono sempre più spesso le caratteristiche di abitacoli. L’ampia diffusione della plastica e delle resine sintetiche deve molto a Gaetano Pesce, grande sperimentatore di queste plastiche molli che si solidificano, tanto da essere soprannominato “uomo di schiuma”, trova nella materia prima la risposta a uno dei suoi più impellenti bisogni: esercitare autorialità nella serie e quindi rendere unico il pezzo seriale.

Le sue serie diversificate giocano proprio sulla possibilità di intervenire su oggetti in resina colati dentro uno stampo in maniera casuale, quando le resine in fase di indurimento è possibile modificarne la forma con un piccole gesto, oppure mescolare colori diversi che si miscelano. Il risultato è che ogni mezzo sarà differente, Pesce porta quindi nella grande serie industriale modalità che sono proprie del mondo dell’arte, dimostrando che le barriere tra le discipline artistiche e tra cultura alta e popolare possono amalgamarsi. Uno dei motivi che rende i fratelli Castiglioni punti di riferimento indiscussi per la storia del design risiede nel loro modo di intendere lo sviluppo del prodotto, il cosiddetto progetto alla Castiglioni attiva una capacità di associazione tra gli elementi e di riconoscimento di potenzialità in oggetti esistenti. Così, una volta individuati gli ingredienti più adatti, progettare diventa un atto di assemblaggio e associazione tra parti, già Duchamp in arte aveva dimostrato come l’effetto dell’assemblaggio di elementi ready made, ovvero desunti da produzioni industriali già esistenti, potesse comportare un corto circuito semantico di grande effetto. Nei Castiglioni lo vediamo col Mezzadro, uno sgabello con seduta a sbalzo ottenuto dall’assemblaggio di elementi desunti da ambiti produttivi legati ai mezzi di trasporto: sedile da trattore, balestra rovesciata sempre dei trattori e una chiave di raccordo da bicicletta. La riconoscibilità dell’oggetto come fuori contesto attiva lo spiazzamento che induce la riflessione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due principali indirizzi dell'utilizzo della plastica negli anni Sessanta?
  2. Negli anni Sessanta, la plastica viene utilizzata principalmente per creare oggetti moderni democratici per il consumo di massa e per la sperimentazione legata all'immaginario del raggiungimento del suolo lunare.

  3. Chi sono i tre designer che si contendono il primato nel design italiano degli anni Sessanta?
  4. I tre designer principali sono Joe Colombo con l'Universale, Vico Magistretti con la Selene e Verner Panton con la S Chair.

  5. Come Gaetano Pesce ha influenzato l'uso delle resine sintetiche nel design?
  6. Gaetano Pesce ha sperimentato con plastiche molli che si solidificano, permettendo di esercitare autorialità nella serie e rendere unico ogni pezzo seriale, mescolando colori e modificando forme durante l'indurimento.

  7. In che modo i fratelli Castiglioni hanno innovato nel design?
  8. I fratelli Castiglioni hanno innovato attraverso il "progetto alla Castiglioni", che consiste nell'associazione e assemblaggio di elementi esistenti, creando oggetti come il Mezzadro che attivano un corto circuito semantico e inducono riflessione.

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