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Concetti Chiave

  • Il Bauhaus, fondato a Weimar nel 1919, unisce la Scuola di Arti Applicate e l'Accademia delle Belle Arti, sotto la guida di Walter Gropius.
  • Johannes Itten, teorico del colore, promuove un'educazione artistica che esprime l'interiorità degli studenti, in contrasto con gli interessi commerciali di Gropius.
  • Il corso base di 6 mesi, Grundkurk, introduce una metodologia innovativa che combina esercitazioni astratte in vari materiali.
  • Il Bauhaus attira artisti prestigiosi come Klee e Kandinskij, e adotta un approccio di insegnamento pratico, "learning by doing".
  • Gropius affronta critiche per l'anti-tradizionalismo del Bauhaus e spinge per formare designer industriali anziché solo artisti-artigiani.

Bauhaus - Nascita e lavoro di Itten
Nel novembre del 1918 la Germania sconfitta è un Paese stremato dalla guerra, ma nel 1919 sorse a Weimar il Bauhaus, scuola di design che vivrà fino al 1933. Nel 1915 venne comunicato a Henry Van der Velde che, essendo belga e quindi cittadino di una nazione in guerra con la Germania, non può più dirigere la Scuola di Arti Applicate di Weimar, suo successore fu Walter Gropius, inviato a Weimar nel 1919 con il compito di fondere la scuola di arti applicate, dove si formavano gli artigiani del legno, del metallo ecc., e l’accademia delle belle arti, orgogliosa erede della tradizione artistica tedesca. Il termine Bauhaus richiama alla parola medievale Bauhütte, la loggia dei muratori costruttori di cattedrali [il manifesto di fondazione della scuola ha in copertina una xilografia di Feininger di una cattedrale gotica, Gropius prima aderente espressionismo], mentre le tre stelle rappresentano la pittura, la scultura e l’architettura. Aperta la scuola, viene indetto un concorso che ha per tema la progettazione di un logo, vinse una proposta esoterica, con richiami alla piramide egizia e alla svastica induista. Gropius chiama ad insegnare Itten, teorico del colore, che considera la scuola come una comunità dove docenti operano perché gli studenti esprimano la loro interiorità e non per trasferire loro solo nozioni, una comunica il cui fine è la bellezza che salverà il mondo. Qui si aprirà un attrito con Gropius che vorrebbe corsi in rapporto con le industrie esterne, anche come modalità di finanziamento della scuola, mentre Itten rifiuta questi interessi commerciali. Per affrontare il problema dell’unificazione delle due scuole, si mette a punto un’organizzazione molto innovativa: gli studenti dovevano frequentare il corso base di 6 mesi, chiamato Grundkurk, dove Itten elabora una metodologia che riprende le esercitazioni che gli studenti sviluppavano in precedenza nelle rispettive scuole, reinterpretandole, chiamandoli ad ideare composizioni astratte in legno, ferro o vetro, le due anime del Bauhaus, sono quella figurativa espressionista e quella geometrico-astratta. Nasce progressivamente lo schema organizzativo della scuola, il corso base è seguito dai laboratori per materiali, accompagnati da alcuni corsi teorici generali, alla fine è previsto il corso di architettura che in realtà non verrà avviato fino al 1926.

I laboratori sono affidati a ciascuno a due Meister, quello della forma e quello di arte, ovvero l’artigianato, arriveranno anche docenti come Klee e Kandinskij che costituiranno motivo di grande prestigio per la scuola: l’idea della riforma dell’insegnamento, nel senso di chiamare gli allievi a essere protagonisti attivi e non riceventi passavi. Il docente è guida del processo in cui l’allievo impara tramite l’esperienza pratica, non con l’imposizione dall’alto, è il learning by doing. Gropius è fortemente criticato dal Consiglio comunale di Weimar che ha visto la sostituzione delle due esistenti con questa nuova scuola, di cui condanna l’anti-tradizionalismo e minaccia di tagliare i finanziamenti. Gropius capisce di correre il rischio di trovarsi con una scuola che forma artisti-artigiani invece di designer industriali, così manda una lettera ai professori in cui ribadisce la necessità di educare gli studenti, partendo dal lavoro dell’artigiano ma poi gradualmente al rapporto con le macchine per formare in conclusione progettisti capaci di operare con l’industria.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e il significato del termine "Bauhaus"?
  2. Il termine "Bauhaus" richiama la parola medievale "Bauhütte", che si riferisce alla loggia dei muratori costruttori di cattedrali. Il manifesto di fondazione della scuola presenta una xilografia di una cattedrale gotica, simbolizzando le tre stelle della pittura, scultura e architettura.

  3. Qual era la visione educativa di Johannes Itten al Bauhaus?
  4. Johannes Itten considerava la scuola come una comunità dove i docenti aiutano gli studenti a esprimere la loro interiorità, piuttosto che trasferire solo nozioni. Promuoveva un approccio educativo basato sulla bellezza e l'esperienza pratica, in contrasto con l'interesse commerciale.

  5. Come era strutturato il programma di studi al Bauhaus?
  6. Il programma di studi al Bauhaus iniziava con un corso base di 6 mesi chiamato Grundkurk, seguito da laboratori per materiali e corsi teorici generali. Alla fine era previsto un corso di architettura, che però non fu avviato fino al 1926.

  7. Quali furono le critiche mosse al Bauhaus dal Consiglio comunale di Weimar?
  8. Il Consiglio comunale di Weimar criticava il Bauhaus per il suo anti-tradizionalismo e minacciava di tagliare i finanziamenti, vedendo la sostituzione delle due scuole esistenti con una nuova scuola che formava artisti-artigiani invece di designer industriali.

  9. Qual era l'obiettivo di Walter Gropius per gli studenti del Bauhaus?
  10. Walter Gropius voleva che gli studenti del Bauhaus fossero educati partendo dal lavoro artigianale per poi sviluppare un rapporto con le macchine, formando progettisti capaci di operare con l'industria, in modo da integrare arte e produzione industriale.

Domande e risposte