Bauhaus - Laboratorio di tessitura

Laboratorio di tessitura

Questo laboratorio del Bauhaus si è distinto tra gli altri grazie al talento della sue alunne che si erano iscritte alla nuova scuola di design tedesco, tuttavia è stato testimoniato da diverse fonti come questo fu un laboratorio non previsto nel programma originale, si credeva che la grande maggioranza degli studenti sarebbe stata composta da uomini. Notata la grande adesione di studentesse di sesso femminile, e con la considerazione tipica del tempo che le donne non potessero partecipare ai lavori più impegnativi e che richiedessero forza fisica, venne organizzato proprio per loro il laboratorio di tessitura. Questo permetteva alle donne di sfogare anche la propria creatività artistica. Quindi, inserirono questo laboratorio in base alla convinzione che le donne fossero più portate per lavori come l’uncinetto, la tessitura, il lavoro a maglia, il cucito, questa mentalità maschilista aveva quindi portato a questa situazione. Tuttavia, questo laboratorio di tessitura, considerato anche da Gropius come troppo vicino all’artigianato, si è lentamente contraddistinto rispetto agli altri, anche per quanto riguarda l’attenzione proveniente da un pubblico esterno, probabilmente interessato alla grande capacità delle donne nell’utilizzo dei telai. Inizialmente, le studentesse sperimentarono ad esempio con arazzi estremamente complicati ma anche unici, in quanto venivano realizzati a mano e quindi erano pezzi unici o di piccola serie, ma l’interesse e l’intraprendenza delle ragazze le portò a sperimentare anche diverse tecniche, facendosi aiutare dall’apparato di artigianato locale per imparare cucito, ricamo e anche tintura dei filati, per essere quindi anche più libere di sperimentare più liberamente in questo ambito.

Il loro talento, come già accennato, non passò inosservato ad occhi esterni, tanto che questi prodotti vennero quasi subito addocchiati da varie fabbriche che richiesero di sottoporre i loro lavori ad una produzione industriale, e questo punto anche la scuola cominciò a comprendere l’importanza di questi oggetti, comprandoli ed esponendoli nelle loro strutture. Fondamentale in questo laboratorio fu la figura di Paul Klee, uno dei suoi lavori più riconosciuti fu “Campi misurati” del 1929, in cui i motivi decorativi appaiono fortemente influenzati dal contesto artistico, lui stesso era infatti un pittore e il suo stile rientrò nell’apparato decorativo di diversi oggetti della scuola. Le studentesse appresero infatti la matrice artistica del maestro Klee, ma anche di Kandinskij, per poi adottarlo nei loro prodotti. Ancora oggi però queste tecniche non sono particolarmente apprezzate, o comunque non al livello della pittura anche se i quadri erano realizzati con la pittura ad olio, mentre nella tessitura comparivano materiali diversi [cotone, seta, viscosa, lino, lana, fibre sintetiche] e quindi si notano texture e spessori diversi, che si comprende meglio a livello sensoriale.