Bauhaus - Moholy Nagy e Gropius

Bauhaus - Moholy Nagy e Gropius

Laslo Moholy-Nagy venne quindi chiamato a Weimat per dirigere il Laboratorio del metallo e subito dopo il Grundkurs, proponendo l’ideazione di composizioni astratte in equilibrio nello spazio, Così come Rodcenko, Tatlin e altri costruttivisti stanno sperimentando in Unione Sovietica. Nel 1923 Gropius cerca di ristabilire rapporti con il Comune di Weimar attraverso un’esposizione dei lavori del Bauhaus, con conferenze e una serie di concerti musical con Stravinskij, importanti sono i manifesti nei quali si delinea la grafica Bauhaus: astrattismo geometrico, caratteri tipografici a stampatello, composizioni con figure geometriche e scritte partecipano alla parti, scelta di colori che introducono varianti allo schema De Stijl come l’arancione. Viene approvato il poster di Schmidt che presenta in diagonale una figura che sintetizza la forma di un aereo, simbolo della tecnica che avanza, ma anche probabile riferimento ai poster di Rodcenko che in URSS pubblicizzano la flotta aerea volontaria. Viene anche costruita una casa, Haus am Horn, su progetto di Georg Muche, la pianta è costituita da un quadrato che al centro ha un secondo quadrato, il soggiorno, la cui altezza maggiore ne permette l’illuminazione: introno ad esso si articolano le altre stanze, di minore altezza, con l’eliminazione dei corridoi.

La cucina è ancora tradizionale, ma introduce una prima divisione tra basi e pensili, le attrezzature tecniche come i termosifoni non sono nascoste ma in bella vista e nella camera dei bambini viene progettato un armadio dei giochi composto da cubi che ne permettono la trasformazione in un teatro di marionette. Con la mostra non si ottiene l’effetto sperato, alla fine del 1923 la casa di Gropius è perquisita dall’esercito per il sospetto che nella scuola si svolgano attività comunista e nel 1924 i finanziamenti vengono fortemente ridotti, Gropius decide di chiudere la scuola, e il consiglio comunale di Dessau, dove la maggioranza è la sinistra, si offre di accoglierla. Qui la scuola prende il nome di Hochschule für Gestaltung, lo schema dei laboratori e dei corsi è completo, eccezion fatta per l’architettura. La comunicazione interna, gli orari, i programmi sono redatti in grafica essenziale: nei primi anni della scuola persino gli orari delle lezioni si presentavano con una grafica espressionista intesa e colorata, ai limiti della leggibilità. Nel 1925 Gropius e Moholy-Nagy danno vita ai Bauhausbücher: si inizia col libro di Gropius “Architettura Internazionale”, si propongono libri di docenti come Klee e Kandisnkij, molti libri sono dedicati alle avanguardie dal suprematismo al cubismo. Da un lato quindi documentano il lavoro del Bauhaus attraverso le sue ricerche e i suoi nomi più rappresentativi, dall’altro il Bauhaus si pone come artefice della comunicazione delle avanguardie, come snodo della ricerca di quelle europee che sperimentano linguaggi lontani