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Concetti Chiave

  • Il design industriale combina estetica e funzionalità per creare oggetti pratici e visivamente piacevoli, pronti per la produzione in serie.
  • L'evoluzione dal lavoro artigianale alla produzione industriale ha implicato l'uso di macchine, permettendo la creazione di oggetti uniformi, economici e in tempi ridotti.
  • Movimenti come Arts and Crafts e il Bauhaus hanno cercato di integrare arte e industria, migliorando la qualità estetica dei prodotti industriali.
  • La professione del designer coinvolge una serie di fasi, dalla definizione delle caratteristiche del prodotto alla creazione di disegni e prototipi.
  • Gli strumenti digitali come il CAD sono oggi fondamentali nel design, facilitando la realizzazione di modelli virtuali dettagliati prima della produzione.

Indice

  1. ll design industriale
  2. Dall’artigianato al design
  3. Professione designer

ll design industriale

Molti degli oggetti che utilizziamo quotidianamente sono prodotti in serie con un processo di lavorazione industriale. La loro realizzazione materiale è preceduta da un lungo lavoro di progettazione da parte di un designer che ne disegna la forma e studia i materiali da impiegare. Il suo progetto deve coniugare la componente estetica alla funzionalità dell’oggetto, che deve risultare pratico nell’uso ma anche bello e adatto alle diverse fasi della produzione industriale.

Dall’artigianato al design

Prima dell’era industriale la produzione degli oggetti di lusso e di quelli più comuni, di uso quotidiano, avveniva solo manualmente grazie alla creatività e all’abilità tecnica di artigiani; a loro spettava il compito di idearli, progettarne la forma e realizzarli singolarmente, modificandoli, quando necessario, anche in corso d’opera. Con lo sviluppo dell’industria, l’impiego di macchine per la produzione in serie degli oggetti trasformò radicalmente queste fasi di lavorazione, offrendo il vantaggio di produrre un gran numero di oggetti, tutti uguali tra loro, in tempi assai più brevi e a costi ridotti. Inizialmente la produzione industriale curò soprattutto l’aspetto pratico e funzionale dell’oggetto a scapito di quello estetico, ma verso la fine dell’Ottocento alcuni artisti si proposero di reagire a questo scadimento qualitativo provocato dalla lavorazione in serie e diedero vita al movimento inglese Arts and Crafts (Arti e Mestieri). William Morris, uno dei fondatori, può essere considerato l’antesignano dei moderni designer perché, pur privilegiando ancora una produzione artigianale, diede grande importanza alla progettazione dei manufatti unendo l’aspetto estetico a quello funzionale. La stessa esigenza fu sentita dall’architetto tedesco Walter Gropius che diresse la scuola di arti e mestieri del Bauhaus, fondata a Weimar nel 1919; i suoi progetti associavano la ricerca estetica tipica della lavorazione artigianale ai vantaggi delle nuove tecnologie e della produzione di serie. Ha inizio così la collaborazione tra arte e industria e con essa ha saputo elevare la qualità dei prodotti industriali.

Professione designer

La progettazione di un prodotto prevede una complessa serie di operazioni volte a definire fin nei minimi dettagli ogni aspetto dell’oggetto, che deve risultare compiuto prima della sua fabbricazione. Il lavoro del designer inizia con l’individuazione dei requisiti e delle caratteristiche che deve avere il manufatto e con la raccolta e lo studio di tutti i suoi dati tecnici e funzionali. Il professionista, insieme ai suoi collaboratori, esegue diversi schizzi in cui delinea la forma e l’aspetto del prodotto per poi giungere alla realizzazione di disegni in scala che riproducono l’oggetto secondo visioni differenti. Oggi, al disegno manuale si affianca l’uso del computer che, grazie alle possibilità offerte da sofisticati software come il CAD (Computer Aided Design), permette di eseguire progetti e modelli virtuali a due e a tre dimensioni. Si costruisce quindi il prototipo, cioè un primo modello dell’oggetto che consente di valutarne tutte le caratteristiche sia funzionali sia estetiche e di verificarne gli eventuali difetti da correggere. L’ultima fase prevede la realizzazione degli stampi necessari per la produzione standardizzata del prodotto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo principale di un designer industriale?
  2. Il designer industriale progetta la forma e studia i materiali degli oggetti, coniugando l'estetica alla funzionalità per garantire che siano pratici e adatti alla produzione industriale.

  3. Come è cambiata la produzione di oggetti con l'avvento dell'industria?
  4. L'industria ha trasformato la produzione da artigianale a seriale, permettendo di produrre molti oggetti identici in tempi brevi e a costi ridotti, inizialmente a scapito dell'estetica.

  5. Chi è considerato un pioniere del design moderno e perché?
  6. William Morris è considerato un pioniere del design moderno perché ha unito l'estetica alla funzionalità nei suoi progetti, anticipando l'importanza della progettazione nel design.

  7. Quali strumenti moderni utilizza un designer per la progettazione?
  8. Oltre al disegno manuale, i designer moderni utilizzano software sofisticati come il CAD per creare progetti e modelli virtuali a due e tre dimensioni.

Domande e risposte