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Concetti Chiave

  • Nel Quattrocento, l'amore per l'antichità portò alla riscoperta degli elementi architettonici classici come colonne e cupole, con gli ordini dorico, ionico e corinzio.
  • Gli architetti rinascimentali, come Filippo Brunelleschi, adottarono e adattarono questi elementi con creatività, introducendo regole di regolarità, simmetria e proporzione.
  • Nel Cinquecento, l'architettura a pianta centrale divenne popolare, con geometrie ispirate al cerchio e al quadrato, perseguendo ordine ed equilibrio.
  • Donato Bramante, figura chiave del Cinquecento, contribuì alla ricostruzione della basilica di San Pietro e al Tempietto, esemplificando l'uso della pianta centrale.
  • Michelangelo, nel XVI secolo, apportò modifiche significative a San Lorenzo e al Campidoglio, culminando con la progettazione della cupola di San Pietro.
L'architettura del Quattrocento

L’Amore e lo studio dell’antichità permisero agli architetti del Quattrocento di riscoprire gli elementi dell’architettura degli antichi greci e romani che erano da secoli caduti in disuso: colonne, capitelli, archi, volte e cupole. Insieme a questi elementi furono riscoperti gli ordini dell’antichità: dorico, ionico e corinzio. Gli architetti rinascimentali non si limitarono a riutilizzare questi elementi architettonici, ma li trattarono con grande creatività e li adattarono alle esigenze del loro mondo, compilando nuovi trattati sull’arte di costruire. Il primo a seguire questa strada fu Filippo Brunelleschi. L’architettura rinascimentale adottò norme precise: la regolarità, la simmetria, la proporzione.
Un esempio può essere offerto dal Palazzo Rucellai a Firenze. La facciata ha un disegno regolare: le finestre si susseguono, infatti, a intervalli regolari e sono sempre poste al centro fra due pilastri. La disposizione delle finestre non dipende più, come avveniva nel Medioevo, solo dal bisogno di luce dei vari ambienti, ma dalla concezione e dal gusto del progettista. Disegnando l’interno della basilica fiorentina di Santo Spirito, Brunelleschi la divise in tre navate: quella centrale misura circa 12 metri e ciascuna delle due navate laterali ne misura 6. Egli aveva proporzionato fra loro le parti dell’edificio.

L'architettura del Cinquecento

La realizzazione di edifici a pianta centrale ottenne, nel Cinquecento, un grande successo, specie per le chiese e i santuari. Il fascino delle figure geometriche spingeva, infatti, gli architetti a sviluppare i loro progetti ispirandosi al cerchio, al quadrato, al cubo e alla sfera. Attraverso l’uso della pianta centrale si perseguiva l’obiettivo dell’ordine e dell’equilibrio delle forme, ricercando la perfezione che è immagine di Dio. Il più convinto in questa direzione fu Donato Bramante, architetto fiorentino formatosi a Urbino e attivo prima a Milano e poi a Roma, dove realizzò il Tempietto e diresse i lavori per la ricostruzione della basilica di San Pietro.
Esempio importante può essere la basilica fiorentina di San Lorenzo. Nel XV secolo ci aveva lavorato Brunelleschi, nel XVI secolo fu la volta di Michelangelo. Egli realizzò un progetto di facciata, la Biblioteca Laurenziana e la Sagrestia Nuova, entrambe inserite nel contesto della basilica. In seguito Michelangelo fu autore di numerosi interventi a Roma: in particolare ristrutturò la piazza e gli edifici del Campidoglio. La sua attività culminò con il progetto della cupola di San Pietro che venne completata dopo la sua morte.

Domande da interrogazione

  1. Quali elementi architettonici furono riscoperti dagli architetti del Quattrocento?
  2. Gli architetti del Quattrocento riscoprirono elementi dell'architettura degli antichi greci e romani come colonne, capitelli, archi, volte e cupole, insieme agli ordini dorico, ionico e corinzio.

  3. Quali erano le caratteristiche principali dell'architettura rinascimentale?
  4. L'architettura rinascimentale si caratterizzava per la regolarità, la simmetria e la proporzione, come dimostrato dal Palazzo Rucellai a Firenze e dalla basilica di Santo Spirito progettata da Brunelleschi.

  5. Quali furono i contributi di Michelangelo all'architettura del Cinquecento?
  6. Michelangelo contribuì all'architettura del Cinquecento con il progetto della facciata della basilica di San Lorenzo, la Biblioteca Laurenziana, la Sagrestia Nuova e la ristrutturazione del Campidoglio a Roma, culminando con il progetto della cupola di San Pietro.

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