Concetti Chiave
- Parc a la Villette, situato a nord di Parigi, è un esempio di parco urbano dove l'architettura prevale sulla vegetazione, rappresentando il decostruttivismo del 21° secolo.
- Il parco è caratterizzato dalle "follie" in metallo rosso, piccoli cubi distanziati di 120 metri, che creano un'esperienza visiva unica e dinamica con l'intersezione di forme e geometrie.
- Le strutture del parco, realizzate in collaborazione con architetti e artisti, includono opere come la "Cité des Sciences et de l’Industrie la Geode", una sfera monumentale di acciaio a specchio.
- La "Città della musica", creata da C. de Portzamparc, è un esempio di architettura postmoderna, con coperture curvilinee che richiamano il movimento del suono e della musica.
- Il parco funziona come un museo d'arte all'aperto, con strutture che variano nelle funzioni, da bar a cinema, enfatizzando un design che trascende la funzionalità immediata.
Architettura Parigina – Parc a la Villette
La Villette area verde si trova a nord di Parigi ma circondata da quartieri industriali, doveva rappresentare il modello di parco del 21° secolo ed era anche l’occasione per mettere alla prova i nuovi rappresentati del decostruttivismo. Concezione di parco urbano in cui la vegetazione è asservita all’architettura, parco scientifico e culturale che serve allo svago formativo: lo spazio ha diversi corpi di fabbrica e piccoli cubi chiamati follie di metallo rosso che scandiscono il parco a distanza di 120 metri. Il decostruttivisto si cela un’architettura senza legge armonica delle parti dissociate: esasperazione della dissonanza (geometrie instabili e “frattali”, con figure che si ripetono all’infinito su scala sempre più ridotta), contro il principio dell’architettura del movimento moderno. Sovrapposizione di schemi formali, guidati da tre elementi: superfici nello strato più basso, punti con griglia regolare dove vengono posizionati “follie” con spigolo di 10 metri ed in metallo, linee [versione attualizzata di elementi di pittura astratta di Kandinskij]. Poiché ogni sistema corrisponde ad un proprio ordine geometrico, si creano intersezioni e conflitti nel momento in cui si trovano integrati uno nell’altro, ma lui li interpreta come momenti dinamici. Differenzia le follie numerandole e utilizzando prismi, cilindri, rampe, scale e pensiline in cui ogni forma è completata da 27 parti di cubo giocando sui vuoti e sui pieni che rivelano un’indifferenza alle diverse funzioni contenute, qui ci troviamo in una dimensione opposta a tipico “forma corrisponde a funzione”, dall’esterno non si capisce la funzione: certe volte bar, altre cinema, pronto soccorso, torre panoramica, laboratorio per video arte. Diventa quindi una sorta di museo dell’arte all’aperto, realizzato anche in collaborazione con altri architetti come Aldo Rossi o l’americano Heiseman e artisti come Dan Flavin. Nel parco si possono anche vedere altre strutture:
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• Fainsilber, “Cité des Sciences et de l’Industrie la Geode”,1986; si trova nel parco ed è ulteriore espressione di ricerca di volumetrie smisurate, è interessante la sfera più che il museo: sfera perfetta ricoperta da 3.500 placche di acciaio a specchio che ricorda il “Cenotafio per Newton” di Boullèe e mostra l’interesse per forma monumento nella città.
• C. de Portzamparc, “Città della musica”, 1992-1994; spazio enorme realizzato da questo architetto esponente del Postmoderno, nelle sue intenzioni la copertura con andamento curvilineo era un sinonimo dell’andamento sinuoso della musica, della modalità con cui si propaga il suono.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del Parc a la Villette a Parigi?
- Come si manifesta il decostruttivismo nel design del Parc a la Villette?
- Quali altre strutture significative si trovano nel Parc a la Villette?
Il Parc a la Villette è concepito come un modello di parco del 21° secolo, un parco urbano dove la vegetazione è subordinata all'architettura, servendo come spazio scientifico e culturale per lo svago formativo.
Il decostruttivismo nel Parc a la Villette si manifesta attraverso un'architettura senza legge armonica, con geometrie instabili e frattali, e l'uso di follie di metallo rosso che creano dissonanza e dinamismo.
Nel Parc a la Villette si trovano la "Cité des Sciences et de l’Industrie la Geode" di Fainsilber, una sfera perfetta di acciaio a specchio, e la "Città della musica" di C. de Portzamparc, con una copertura curvilinea che richiama il movimento della musica.