Architettura Berlinese – DG Bank

Architettura Berlinese – DG Bank

Dal 1995 al 2001 a Berlino si assistette alla costruzione della DG Bank da parte dell’architetto Frank Gehry, l’edificio si affaccia su Pariser Platz da una parte e dall’altra su Peter Behren Strass, è un edificio privato che sorge su un lotto di terreno di forma rettangolare appartenente alla DG Bank, la quale indisse un concorso ad inviti al termine del quale risulta vincitore il progetto di Frank Gehry. Per l’architetto fu difficile inserirsi in un contesto urbano così ordinato, ma è riuscito a realizzare comunque un processo di alto livello: facciata in pietra arenaria di Verona in color camoscio per adeguarsi agli edifici accanto, i vetri sono però leggermente inclinati ed anticipano gli interni creativi. Ha dovuto anche rispettare i limiti d’altezza, nel bando di concorso era inoltre specificata la funzione dell’edificio per uffici ma anche per appartamenti che si affacciano però sulla strada posteriore. Questa facciata si sviluppa su molti più piani rispetto alla principale, attraverso onde care agli espressionisti ricucendo lo strappo che c’era stato con le avanguardie, il linguaggio di questo architetto riallaccia quindi i legami con la storia.

Le finestre hanno tutte disposizioni uguale anche se non si direbbe dalla facciata, la complessità si nota anche nelle piante rettangolari: la zona residenziale è separata dagli uffici e sono intese come due unità separate. Nell’interno si nota la presenza di alcune delle caratteristiche principali di Gehry: presenza di “testa di cavallo” che si contrappone come una grande scultura plastica alla regolarità, copertura in vetro ovale richiamandosi alla forma del pesce da lui spesso ammirato, la sala riunioni si trova in un piano interrato ed ha un pavimento rosso. Grande invaso interno che ha una curiosa coincidenza con il progetto di Frank Lloyd Wright, ma in quest’ultimo veniva evidenziato il vuoto interno come valore architettonico attorno al quale si sviluppava il progetto vero e proprio. Nel caso di Gehry lo spazio è stato progettato per contenere questa grande testa, forma osteologica e anche le coperture degli spazi interrati che hanno necessità di prendere luce, la copertura fu difficile da realizzare per la sua curvatura, dentro la quale si trova la sala conferenze. Questa stanza è scultorea, a forma di testa di cavallo il cui esterno è ricoperto in lastre di acciaio e vetro, mentre le pareti interne sono rivestite in legno. Sulla Pariser Platz si vede il rifacimento di un hotel storico chiamato Adlon, mantenendo fede in modo ossessivo al progetto principale dando però vita ad un edificio criticato perché non portatore di un vero rinnovamento nella qualità urbana della città, questo dimostra come il tema della ricostruzione critica sia apprezzabile però qui non perfettamente riuscito, dal punto di vista della qualità architettonica.