gaia79_________
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Unesco e tutela del consumatore scaricato 0 volte

Concetti Chiave

  • Gli schemi sull'Unesco forniscono una panoramica dell'organizzazione, dei suoi principi, delle convenzioni internazionali e della protezione dei beni culturali in contesti di guerra.
  • Il codice del consumo suddivide la protezione dei consumatori in sei parti, trattando soggetti, pratiche commerciali, clausole e diritti come il recesso e la tutela collettiva.
  • L'azione di classe e l'inibitoria sono strumenti legali per associazioni di consumatori per correggere comportamenti scorretti e proteggere i diritti dei consumatori.
  • La direttiva ADR e il regolamento ODR dell'UE forniscono un quadro per la risoluzione rapida ed efficiente delle controversie dei consumatori, garantendo trasparenza e indipendenza.
  • Le procedure alternative di risoluzione delle controversie sono volontarie, permettono di evitare i tribunali tradizionali, e sono progettate per essere rapide e a basso costo.

Indice

  1. Schemi sull'Unesco
  2. Le associazioni di consumatori e l'accesso alla giustizia
  3. La risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori

Schemi sull'Unesco

Cosa contengono gli schemi: questi schemi contengono la spiegazione dell'Unesco, in caso di guerra o meno, tutte le convenzioni e tutto ciò che serviva per l'interrogazione di fine anno e per l'esame di maturità.
Contiene anche la tutela e il codice del consumatore, vengono specificate le parti prese in considerazione e il codice stesso.
Contengono:
Unesco: che cos'è e i suoi principi, convenzione dell'Aia, protezione dei beni culturali con azioni preventive e successive alla guerra, i vari protocolli tra cui la convenzione di Ginevra, la circolazione dei beni, con i tre articoli più importanti, convenzione Unidroit, con furto o ritrovamento di un bene culturale e come agire nel caso di ritorno nel proprio territorio, con tutte le tempistiche, valore assoluto dei beni culturali, procedimento di concessione di tutela per i beni, con riferimento alla lista dei siti.

Tutela del consumatore: che cos'è, chi coinvolge e perchè, le divisione del codice del consumatore con le diverse sei parti, la prima con i soggetti e definizioni, la seconda con le pratiche commerciali consentite e non, la terza con le clausole vessatorie, contratti stipulati fuori dai locali commerciali, diritto di recesso, associazioni create per tutelare il consumatore.

Le associazioni di consumatori e l'accesso alla giustizia

La parte quinta del codice riguarda la tutela del singolo agli interessi della categoria.
I consumatori ottengono maggiore attenzione per i loro interessi e sollecitano l’attività del legislatore e delle autonomie amministrative.
Il bisogno di tutela collettiva si presenta quando i professionisti violano le regole già esistenti.
Esistono nel codice del consumo due importanti strumenti di tutela:
L’azione di classe, può essere esercitata dalle associazioni dei consumatori e degli uteri rappresentative a livello nazione e iscritte nell’apposito elenco istituito presso il MiSe (mistero delle imprese del made in Italy).
Prima di agire in tribunale occorre che le associazioni chiedano al presunto responsabile (tramite una raccomandata) di interrompere il comportamento lesivo. A tal fine le parti possono attivare una procedura di conciliazione. “Class action” ovvero l’azione di classe. Si tratta di una lite giudiziaria intentata da tante persone che si ritengono lese nei loro diritti dal comportamento scorretto di un soggetto. Affinché le singole pretese possano essere trattate in un unico processo, occorre che i diritti vantati siano identificati o omogenei.
L’inibitoria consente di rivolgersi ad un tribunale:
• di proibire gli atti e i comportamenti lesivi nei confronti dei consumatori
• adottare delle misure idonee a correggere gli effetti dannosi delle violazioni
• ordinare la pubblicazione del provvedimento quando si ritenga che la pubblicità possa contribuire a correggere o eliminare gli effetti delle violazioni

La risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori

Per risolvere le controversie in maniera rapida ed extragiudiziale, nel 2013 l’UE ha emanato:
• la direttiva sulle procedure ADR (alternative dispute resolution)
• il regolamento ODR (online dispute resolution).
Al fine di essere inseriti negli appositi elenchi nazionali ed europei, gli organismi ADR presentano alcuni requisiti irrinunciabili:
• essere indipendenti e imparziali
• avvalersi di personale con le dovute competenze per decidere la lite
• garantire trasparenza delle informazioni delle procedure
• permettere ad entrambe le parti di dire la propria opinione, presentare argomentazioni, prove, documenti ed essere messe al corrente di quelle avanzati delle controparti (principio di equità)
• la procedura si conclude in tempi rapidi, 900 giorni dalla presentazione del reclamo
• operare gratuitamente o con costi simbolici e comunque minimi.
Nell’ottica di abbattere i costi, la direttiva prevede che le procedure di risoluzione alternativa delle controversie, non sia obbligatorio ma facoltativo avvalersi di avvocati o consulenti legali.
A tal fine tutti gli organismi ADR devono essere dotati di un sito web aggiornato, che offra un facile punto di accesso alle informazioni sulla procedura.
La risoluzione alternativa delle controversie però, non si sostituisce ai tribunali e non impedisce alle parti di esercitare il fondamentale diritto di rivolgersi al sistema giudiziario, poiché essa è una procedura su base volontaria, la cui attrattiva deve risiedere nei costi minimi e nella sicurezza di una risposta rapida.
Per quanto riguarda ODR: vi è un sistema che permette di risolvere le controversie nello stesso modo di ADR ma per operazioni negoziate con mezzi elettronici.

Questi schemi sono stati scritti seguendo il libro di diritto del mio istituto e gli appunti presi in classe con la professoressa.
Sono scritti in maniera molto semplice adatti per essere appresi da tutti, ci sono alcuni termini tecnici, di fondamentale importanza.

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono gli schemi sull'Unesco e cosa contengono?
  2. Gli schemi sull'Unesco spiegano l'organizzazione, i suoi principi, le convenzioni come quella dell'Aia, e la protezione dei beni culturali, utili per interrogazioni e esami di maturità.

  3. Qual è il ruolo delle associazioni di consumatori nel codice del consumo?
  4. Le associazioni di consumatori possono esercitare l'azione di classe e l'inibitoria per tutelare i diritti dei consumatori e correggere comportamenti lesivi.

  5. Cosa prevede la risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori?
  6. La risoluzione alternativa prevede procedure ADR e ODR per risolvere controversie in modo rapido ed extragiudiziale, con requisiti di indipendenza, imparzialità e trasparenza.

  7. Quali sono i requisiti per gli organismi ADR?
  8. Gli organismi ADR devono essere indipendenti, imparziali, garantire trasparenza, permettere alle parti di esprimersi e concludere le procedure in tempi rapidi e a costi minimi.

  9. In che modo la risoluzione alternativa delle controversie si differenzia dai tribunali?
  10. La risoluzione alternativa è volontaria, non sostituisce i tribunali, e offre una risposta rapida e a costi minimi, senza obbligo di avvocati o consulenti legali.

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