Concetti Chiave
- I titoli di debito possono essere pubblici, emessi da enti statali, o privati, emessi da società o enti privati, e possono rappresentare prestiti o quote del capitale sociale.
- I titoli a reddito variabile, come le azioni, offrono remunerazioni dipendenti dai risultati economici della società, mentre i titoli a reddito predeterminato offrono remunerazioni fisse o indicizzate.
- I titoli possono essere nominativi, intestati a persone specifiche, o al portatore, circolanti con la semplice consegna.
- Le obbligazioni sono titoli di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono interessi periodici e rimborso del capitale, con diverse modalità di emissione e rimborso.
- Le azioni rappresentano quote di partecipazione al capitale di rischio di una società e il loro rendimento, sotto forma di dividendo, dipende dai risultati di bilancio della società emittente.
I titoli possono essere emessi:
– dallo Stato o da altri enti pubblici, quali regioni, province, nel qual caso si parla di titoli pubblici; – da società o enti privati, nel qual caso si parla di titoli privati.
Indice
- Caratteristiche dei titoli pubblici e privati
- Distinzione tra titoli a reddito variabile e predeterminato
- Regime di circolazione dei titoli
- Durata e scadenza dei titoli
- Titoli a reddito fisso e variabile
- Obbligazioni come forma di finanziamento
- Caratteristiche delle obbligazioni
- Azioni e loro caratteristiche
Caratteristiche dei titoli pubblici e privati
Mentre i titoli pubblici rappresentano sempre prestiti, i titoli privati possono rappresentare prestiti (obbligazioni) o quote del capitale sociale (azioni). Il possessore di un titolo pubblico o di un’obbligazione si trova nella veste di creditore del soggetto emittente, mentre il portatore di azioni diviene socio della società emittente.
Distinzione tra titoli a reddito variabile e predeterminato
Considerando la remunerazione fornita dai titoli è possibile distinguere tra:
– Titoli a reddito variabile: attribuiscono il diritto di percepire una remunerazione dipendente dai risultati economici conseguiti dalla società emittente, nonché dalle politiche dei dividendi perseguite. Rientrano in questa categoria, essenzialmente, le azioni.
– Titoli a reddito predeterminato: sono titoli che attribuiscono il diritto di percepire, a scadenze prefissate, una remunerazione determinata, secondo modalità ben precise, già al momento dell’emissione. Fanno parte di questa categoria:
a) i titoli di puro sconto, per i quali il rendimento è pari alla differenza tra il valore che verrà rimborsato alla scadenza ed il prezzo al quale vengono offerti in sottoscrizione (per es. BOT);
b) i titoli di pura rendita, per i quali lo Stato si impegna a corrispondere un interesse, ma non a rimborsare il capitale (per es. Rendita Italiana);
c) i titoli a reddito fisso, che danno diritto alla percezione di un interesse a tasso fisso e a date prestabilite;
d) i titoli a reddito indicizzato, per i quali il tasso di interesse è soggetto ad adeguamenti correlati alle variazioni subite da determinati indici presi come base di riferimento (per es. CCT: Certificati di Credito del Tesoro).
Regime di circolazione dei titoli
A seconda del regime di circolazione è possibile distinguere tra:
• titoli nominativi: sono intestati a persone individuate nominativamente e la loro circolazione può avvenire solo previa annotazione, sul titolo stesso e sull’apposito registro tenuto dal soggetto emittente, dell’avvenuto trasferimento;
• titoli al portatore: non sono intestati ad alcun soggetto e circolano con la semplice consegna.
Durata e scadenza dei titoli
Anche sotto il profilo della durata i titoli emessi possono assumere connotazioni diverse. In particolare si può distinguere tra:
• titoli a breve scadenza: scadenza a pochi mesi, al massimo un anno (BOT e BOC: Buoni Ordinari del Comune);
• titoli a media e lunga scadenza: durata da 1 a 5 anni (CCT, BTP, obbligazioni, esistono anche dei BOT con scadenza biennale);
Titoli a reddito fisso e variabile
Ulteriore distinzione è effettuata tra:
- Titoli a reddito fisso. rappresentano il prestito concesso ad enti pubblici, ad enti privati o a società commerciali. Tali titoli attribuiscono il diritto a percepire un interesse annuo proporzionale al valore nominale del titolo, generalmente in due rate semestrali, oltre che il diritto al rimborso del prestito alla scadenza prefissata. Il pagamento degli interessi presuppone lo stacco delle cedole scadute dal certificato al quale sono unite, e la presentazione delle stesse all’ente emittente o all’istituto incaricato del pagamento.
- Titoli a reddito variabile: le azioni. Le azioni sono titoli di partecipazione al capitale sociale di una società.
Il portatore delle azioni assume la veste di azionista della società con tutti i diritti conseguenti, e quindi anche con il diritto agli utili. A differenza del portatore di obbligazioni e di titoli di Stato non potrà, però, contare su un reddito predeterminato. Le azioni, infatti, appartengono ai titoli a reddito variabile, dal momento che la loro remunerazione o dividendo dipende dai risultati di bilancio (utile o perdita) e dalle politiche di dividendo perseguite dalla società emittente. È ovvio quindi che tale remunerazione è necessariamente variabile da un esercizio all’altro. Il dividendo viene pagato posticipatamente dopo che l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio della società e deliberato sulla destinazione dell’utile conseguito.
Obbligazioni come forma di finanziamento
Le obbligazioni sono titoli che rappresentano per le imprese una forma di finanziamento a medio e lungo termine. Tali strumenti possono essere emessi dalle società di capitali, da enti pubblici economici e dagli enti locali territoriali.
Le obbligazioni cosiddette “ordinarie” prevedono la corresponsione di interessi periodici in base a un tasso fisso e il rimborso del capitale al valore nominale. Ad oggi, tuttavia, con l’espansione del mercato finanziario sono nate altre tipologie di obbligazioni che prevedono forme di rendimento differente.
Caratteristiche delle obbligazioni
Vediamo alcune caratteristiche delle obbligazioni:
- L’emissione delle obbligazioni avviene normalmente per “pubblica sottoscrizione” tra gli investitori oppure tramite “Aggiudicazione ad un sindacato bancario” che si occupa del collocamento tra i pubblici risparmiatori;
- Il rimborso dei titoli può avvenire in un’unica soluzione alla scadenza del prestito, oppure annualmente secondo un previsto piano di rimborso;
- Le cedole sono tagliandini da staccare per riscuotere alle scadenze prefissate gli interessi;
- La data di godimento rappresenta il giorno a partire dal quale sono esigibili gli interessi rappresentati dalla cedola relativa al periodo precedente.
- Quotazione, rappresenta il loro valore corrente di mercato, che si esprime come prezzo riferito a 100 euro di valore nominale. Quando i titoli sono fruttiferi di interessi questi, pur essendo riscuotibili in una data scadenza prefissata, maturano progressivamente in proporzione al tempo decorso dalla data di godimento. Per tale motivo si devono distinguere tre modalità di quotazione del titoli:
a. Corso “tel quel”: comprende gli interessi maturati dall’ultima data di godimento fino al giorno di liquidazione della negoziazione; (Corso secco + interessi)
b. Corso “secco”: esprime il solo valore capitale del titolo;
c. Corso “ex cedola”: esprime il valore del titolo privo della cedola in maturazione (Corso secco - interessi maturati).
Azioni e loro caratteristiche
Le azioni sono titoli rappresentativi di quote di partecipazione al capitale di rischio delle S.p.a o delle S.a.p.a. Esistono vari tipi di azioni con diversi diritti per i possessori.
Le caratteristiche delle azioni sono le seguenti:
- Il rendimento è rappresentato da un dividendo corrisposto una volta all’anno in conseguenza dell’approvazione del Bilancio d’esercizio, sottoposto a tassazione in base al soggetto percettore;
- Il valore è collegato all’andamento della società emittente e dalla domanda e offerta del titolo;
- L’estinzione avviene alla cessazione dell’attività aziendale.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra titoli pubblici e titoli privati?
- Come si distinguono i titoli a reddito variabile dai titoli a reddito predeterminato?
- Quali sono le modalità di circolazione dei titoli?
- Quali sono le caratteristiche principali delle obbligazioni?
- In che modo le azioni differiscono dalle obbligazioni in termini di rendimento e diritti?
I titoli pubblici rappresentano sempre prestiti emessi dallo Stato o da enti pubblici, mentre i titoli privati possono rappresentare prestiti (obbligazioni) o quote del capitale sociale (azioni) emessi da società o enti privati.
I titoli a reddito variabile, come le azioni, offrono una remunerazione dipendente dai risultati economici della società emittente, mentre i titoli a reddito predeterminato, come obbligazioni e BOT, offrono una remunerazione fissa o indicizzata a scadenze prefissate.
I titoli possono essere nominativi, intestati a persone specifiche e trasferibili solo con annotazione, o al portatore, che circolano con la semplice consegna senza intestazione specifica.
Le obbligazioni prevedono la corresponsione di interessi periodici, il rimborso del capitale al valore nominale, e possono essere emesse per pubblica sottoscrizione o tramite un sindacato bancario. Possono avere diverse modalità di rimborso e quotazione.
Le azioni offrono un rendimento variabile sotto forma di dividendi, dipendente dai risultati di bilancio e dalle politiche di dividendo della società, e conferiscono diritti di partecipazione al capitale sociale. Le obbligazioni offrono un rendimento fisso e non conferiscono diritti di partecipazione.