alessandro_gras
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Concetti Chiave

  • L'assemblea dei soci in una S.R.L. è presieduta da una persona designata nell'atto costitutivo o dagli intervenuti.
  • Non esiste distinzione tra assemblea ordinaria e straordinaria, né tra prima convocazione e successive.
  • Le decisioni possono essere prese anche tramite consultazione scritta, impugnabili entro 90 giorni.
  • Decisioni con oggetto illecito o impossibile possono essere contestate entro 3 anni da chi vi ha interesse.
  • Due categorie di decisioni invalide: contrarie alla legge o all'atto costitutivo e aventi oggetto illecito o impossibile.

Indice

  1. Convocazione e presidenza dell'assemblea
  2. Decisioni non assembleari e impugnazioni
  3. Categorie di decisioni invalide

Convocazione e presidenza dell'assemblea

Una volta convocata, l’assemblea dei soci in una S.R.L. è presieduta dalla persona indicata nell’atto costitutivo o, in mancanza di questa, quella indicata dagli intervenuti.
Il presidente verifica la regolarità della costituzione, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti e verifica lo stato delle votazioni.

Nella S.R.L. non si distingue tra assemblea ordinaria e straordinaria e non si regolano in maniera differente la prima convocazione e le successive.

Decisioni non assembleari e impugnazioni

Le decisioni possono essere anche non assembleari, cioè adottate mediante consultazione scritta. I soci che non hanno partecipato alla deliberazione possono impugnarla entro 90 giorni dalla loro trascrizione nel libro delle decisioni dei soci; possono fare lo stesso il collegio sindacale o ciascun amministratore.

Inoltre, le decisioni con oggetto illecito o impossibile possono essere impugnate da chiunque vi abbia interesse entro 3 anni dalla loro trascrizione.

Categorie di decisioni invalide

Infine, possono esservi due categorie di decisioni invalidi:

1) decisioni contrarie alla legge o all’atto costitutivo, oppure adottate in conflitto di interessi con la società. Sono impugnabili dai soci assenti, dissenzienti o astenuti, da amministratori o dal collegio sindacale entro 90 giorni;

2) decisioni aventi oggetto illecito o impossibile. Sono adottate mediante modifica dell’oggetto sociale. La modifica prevede lo svolgimento di attività vietate o impossibili.

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