ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Lo Stato democratico si è evoluto dallo Stato liberale, mantenendo principi come la separazione dei poteri e la rappresentanza.
  • La sovranità popolare e il suffragio universale sono alla base dello Stato democratico, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini.
  • Lo Stato democratico riconosce i diritti non solo formalmente ma anche sostanzialmente, intervenendo per rimuovere ostacoli economici e sociali.
  • Le libertà positive, come il diritto all'istruzione e alla salute, richiedono l'intervento pubblico per la loro realizzazione.
  • Il pluralismo politico e le libertà collettive, come la libertà di associazione, caratterizzano lo Stato democratico, che media tra diversi gruppi sociali.

Lo Stato democratico

Lo Stato democratico si é affermato in alcuni Paesi europei come evoluzione delle strutture istituzionali e dei principi dello Stato liberale, in altri (come Italia e Germania) si é diffuso invece dalla fine della seconda guerra mondiale, con la dissoluzione dei regimi totalitari. E' la forma di Stato oggi in maggiore espansione. Essa eredita dallo Stato liberale alcuni principi fondamentali, come la separazione dei poteri e la rappresentanza, ma in altri aspetti se ne differenzia notevolmente.
Gli elementi che caratterizzano lo Stato democratico sono la sovranità popolare, il pluralismo politico e il riconoscimento anche sostanziali dei diritti di libertà e di uguaglianza.

Mentre nello Stato liberale erano sovrani i Parlamenti, eletti con suffragio ristretto, alla base dello Stato democratico si pone la sovranità popolare, con l'esercizio del diritto di voto da parte di tutti i cittadini (suffragio universale) e la loro partecipazione attiva alla vita politica.
L'altro elemento che lo caratterizza é il riconoscimento sostanziale dei diritti, quindi non più solo formale.

Ciò presuppone che lo Stato intervenga per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale", come recita l'art.3 Cost., che impediscono la piena realizzazione dei diritti di ciascuno. Si affermano, quindi, le libertà positive, come il diritto all'istruzione e alla salute, che richiedono per la loro realizzazione un intervento pubblico, e si supera l'atteggiamento astensionista dello Stato liberale. Vengono inoltre garantite le libertà collettive, quali la libertà di riunione, di associazione, di partecipazione politica attraverso i partiti, dando vita a un sistema pluralista, in cui lo Stato acquista il ruolo di mediatore tra i diversi gruppi sociali e istituzionali.

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