Concetti Chiave
- Gli enti pubblici si dividono in economici e non economici, a seconda dell'attività svolta, e in enti associativi e fondazioni secondo la loro struttura.
- Le dimensioni degli enti pubblici variano, con enti previdenziali che hanno strutture complesse e ampi bilanci rispetto a enti locali più piccoli.
- Le società pubbliche rappresentano un'intersezione tra amministrazione pubblica e privata, con attività d'interesse generale affidate a privati.
- Le amministrazioni pubbliche possono utilizzare società in house, che operano principalmente per esse, evitando gare pubbliche grazie a un controllo stringente.
- L'opacità nella gestione delle società pubbliche ha portato a una legislazione dettagliata che ne regola costituzione, controlli e assunzioni.
Indice
Tipi di ente pubblico
Ci sono diversi tipi di ente pubblico, accomunati dal fatto di avere personalità giuridica di diritto pubblico. Si distinguono per:
Natura dell’attività svolta: enti pubblici economici (svolgono attività d’impresa) e non economici
Struttura: enti associativi e fondazioni
Dimensioni: gli enti previdenziali hanno articolazione complessa, molti dipendenti, enormi bilanci, a differenza per esempio di alcuni enti locali.
(anche grazie all’art.
Confini tra pubblico e privato
118 che esprime un favore per lo svolgimento di attività di interesse generale da parte dei cittadini…) Il confine tra amministrazione pubblica e soggetti privati è sempre più sfumato: forme di amministrazione pubblica in forma privata (s.p.a. in mano pubblica) e attribuzione a privati di funzioni amministrative (es. gestione di attività strumentali, come la manutenzione degli edifici).
Amministrazioni pubbliche in forma privata
Il fenomeno delle amministrazioni pubbliche in forma privata è un aspetto della fuga dal diritto pubblico che dà origine a forme ibride regolate sia dal diritto privato che dal diritto pubblico. Es. società in partecipazione pubblica: affidamenti in house (le amministrazioni possono affidare contratti, senza l’espletamento di una gara, alle società interamente possedute da esse e che lavorino prevalentemente per esse, purché esercitino sulle stesse società un controllo intenso, analogo a quello che esercitano sui propri uffici). Il problema è che non c’è trasparente nella gestione e per questo il legislatore ha previsto una legislazione abbondante che ne disciplina la costituzione, i controlli, il reclutamento del personale, ecc…